Stangatina ai portaborse: rincara il caffè alla buvette

La Casta non si taglia un bel niente e scarica sui collaboratori parlamentari la «stangatina» sui caffè. Già, perché alla fine la famosa guerra ai privilegi ha mietuto altre vittime. A partire dalla buvette della Camera (nella foto) dove il caffè è aumentato. Poca cosa, forse, per le tasche dei parlamentari, che se lo sono visti rincarare già dal 10 gennaio (da 70 a 80 centesimi), ma pesante per i poveri assistenti, con stipendi ben più miseri. Anche alla buvette dei palazzi Marini (dove si trovano gli uffici dei deputati) il caffè è aumentato di 10 cent. Se si vuole aggiungere una spruzzatina di polvere di cacao, diventa «marocchino» e costa un euro. Ben 20 centesimi l’aumento del caffè d’orzo, per il decaffeinato (da 1 euro a 1,20) e per il cappuccino decaffeinato (da 1 euro ad 1,30).

A questo si aggiunge l’ormai congenito trattamento dei collaboratori, mal pagati, e al nero. Su 683 collaboratori, 629 sono registrati sotto la dicitura «gratuito», senza contratto. E circa 400 deputati ricevono il rimborso (3.690 euro) senza avere il collaboratore. La casta che costa.

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