La stanza di Mario Cervi

Caro Cervi,
sul perché i vip scelgano costose scuole private per i loro frugoletti, la risposta mi pare ovvia: non c’entrano gli insegnanti ideologizzati, la qualità dell’insegnamento o la formazione cattolica, semplicemente, non vogliono rischiare di avere tra i piedi ragazzi che odorino di povertà.

Vuole la controprova? Bene: sono disponibili, le prestigiose scuole private, ad accogliere una percentuale ragionevole di “diversamente abili”, malati, svantaggiati sociali, nomadi, immigrati recenti, ad integrarli nelle classi e ad accompagnarli con profitto fino al termine degli studi superiori, come prescrive la legge alla scuola pubblica? Perché, sarà una malignità, ma ho l’impressione che, parlando di concorrenza nella scuola, si intenda qualcosa di simile al motto di certi nostri industriali: privatizzare i profitti (in questo caso il prestigio che deriva da alunni brillanti, di buona famiglia e senza problemi) e socializzare le perdite, riversando sulla scuola statale gli alunni difficili. Sono capaci tutti di fare i solidali e i democratici con i figli degli altri...
Montagnana (Pd)

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica