La stanza di Mario Cervi

Gentile Cervi, prendo atto della Sua dichiarazione di essersi sempre opposto alla demonizzazione del Fascismo e del suo Duce e la cosa mi fa piacere. Non concordo con la Sua convinzione allorché scrive che Mussolini « abbia condotto il paese alla disfatta». Che il regime fosse benefico e provvidenziale mi pare addirittura pacifico, basti tener presente che tutto il sociale, leggi INPS, INAIL, INAM, Colonie etc. è dovuto a lui. Per ciò che riguarda la disfatta, come Lei certamente saprà, Hitler già nel 1938 intendeva scatenare la seconda guerra mondiale e soltanto grazie a Mussolini ciò non avvenne. Al Congresso di Monaco Inghilterra, Francia e le altre nazioni europee si complimentarono con Mussolini per aver evitato detto disastro. Purtroppo nel 1939 Hitler tornò alla carica e fu impossibile fermarlo.

Mussolini, conscio di detta follia, pur essendo più volte sollecitato, non intervenne e soltanto il 10 Giugno del 1940 allorché il solito Hitler gli fece chiaramente capire che se non fossimo entrati al suo fianco avrebbe invaso l’Italia, obtorto collo, intervenimmo anche noi. Perciò la guerra non fu una libera scelta ma un intervento obbligato nella speranza di evitare danni peggiori.
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