Gli strani giudizi del giudice

Alberto Iannuzzi è un giudice per le indagini preliminari. Quindi il suo compito è giudicare. Il problema è che cosa giudica. Il suo ruolo dovrebbe imporgli di valutare se ci sono o no le condizioni per processare una persona. Si dovrebbe basare sui fatti, non sulle impressioni. Ieri ha fatto altro: «L'interrogatorio di ieri con Vittorio Emanuele in alcuni momenti è stato al limite del comico». Di solito un giudice non parla neppure, specie nei giorni caldi di un’inchiesta. Ma se lo fa si attiene proprio ai fatti. Iannuzzi al contrario interpreta il suo ruolo da regista. Evidentemente vorrebbe un atteggiamento diverso dal Principe, più drammatico. Allora aggiunge: «È stato difficile seguire alcuni passaggi, sembrava che il principe non si rendesse ben conto della situazione in cui si trovava». Ecco, qual è la posizione del principe? Parlando così, un giudice per le indagini preliminari nella sua testa pare aver già condannato una persona che finora è semplicemente indagata.

A memoria si ricordano pochi giudici che, in una fase istruttoria di un’inchiesta, si lascino andare a commenti personali su un interrogatorio. Di quei pochi, pochissimi parlano di comicità. Ma può darsi che Iannuzzi sia sotto stress.

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