Strategie oncologiche per colpire il microambiente infiammatorio

Alcune cellule dell'immunità, in particolare i macrofagi presenti in grande quantità nei tumori, non solo non svolgono il proprio ruolo di difesa, ma al contrario aiutano lo sviluppo e la diffusione del cancro. Da queste osservazioni - che 30 anni fa sembravano un'eresia ma ormai sono universalmente accettate - è nata un'attenzione crescente al microambiente infiammatorio che circonda la cellula. Ciò ha aperto la strada a strategie di lotta al cancro, mirate a colpire non solo il tumore, ma anche il microambiente.
Questo tema è stato affrontato da una ricerca italiana pubblicata su Cancer Cell. A Milano, i ricercatori dell'Istituto Humanitas in collaborazione con quelli dell'Istituto Mario Negri, dell'Istituto dei Tumori e deòò'università, hanno scoperto che un farmaco (trabectedina) ha altri meccanismi d'azione e l' efficacia si basa anche sulla capacità di colpire il microambiente tumorale.

Prodotti naturali da piante e microrganismi sono stati il cardine della farmacologia anti-tumorale fin dall'inizio dello sviluppo industriale e sono tuttora utilizzati per il trattamento dei pazienti oncologici. Il mare è una fonte ricchissima di biodiversità, ma ancora non pienamente sfruttata dalla farmacologia moderna.

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