Svezia, la regina ammette: "Mio padre era un nazista"

Un nuovo scandalo scuote la famiglia rea­le svedese dopo le re­centi, imbarazzate ammissioni di relazio­ni extraconiugali e fe­stini a base di sesso di re Carlo Gustavo. Se­condo il programma televisivo ’Kalla Fak­tà, il padre della regi­na Silvia, il tedesco Walther Sommerla­th, morto nel 1990, avrebbe nascosto la sua iscrizione al parti­to nazionalsocialista di Adolf Hitler. Secon­d­o il programma inve­stigativo della tv sve­dese, Sommerlath si sarebbe inoltre arric­chito durante la Se­co­nda guerra mondia­le dirigendo un’azien­da di armamenti sot­tratta ai legittimi pro­prietari ebrei. La casa reale svedese ha emes­so un comunicato in cui la regina ammet­te, per la prima volta, il passato nazista del padre e si dice «dispia­ciuta ». Nel luglio scorso, la re­gina aveva smentito che suo padre fosse stato «attivo politica­mente » durante il na­zismo.

Non solo, la re­gina Silvia aveva smentito che la fabbri­c­a di suo padre produ­cesse armi sostenen­do che fabbricasse so­lo modellini di treni, asciugacapelli e com­ponenti per masche­re antigas destinate aI civili.

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