La task force fa le pulci al piano torinese Aiuti a Detroit ma a fronte di sacrifici

Prima del varo del piano di salvataggio per l’industria automobilistica di Detroit, previsto entro il 31 marzo, la «task force» di Barack Obama chiede aggiustamenti all’accordo Fiat-Chrysler. Altrimenti potrebbero non essere sborsati i nuovi aiuti, riguardanti anche Gm. All’inizio della settimana una delegazione di Torino ha incontrato la «task force», illustrando i contributi tecnologici che verrebbero riversati su Chrysler, a vantaggio di minori consumi e di un maggiore rispetto dell’ambiente. Nel rispondere alle domande arrivate al sito della Casa Bianca, Obama ha intanto anticipato che «è necessario difendere l’industria automobilistica del Paese» e che, per questo motivo, lo Stato «interverrà con alcuni aiuti». Bocciato, invece, «l’attuale modello economico del comparto» che Obama ha definito «non sostenibile».

Da parte loro, Gm e Chrysler hanno richiesto altri 22 miliardi di dollari in aiuti statali, di cui 9 per il secondo trimestre. Per garantire la sopravvivenza di entrambi i gruppi, riportava ieri il «Wall Street Journal», sono richiesti «sacrifici a livello di management, sindacati e detentori di obbligazioni.

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