Un Teatro da tutto esaurito
27 Gennaio 2012 - 02:01Fin troppo in alto si spinge, forse, Pierpaolo Capovilla con il suo Teatro degli Orrori. Da Esenin a Céline. Da Brodskij a Rimbaud. Uneuforia di citazioni (quasi) tutte azzeccate in questo cd che è un ossimoro rock perché brani come Pablo e Io cerco te sono glaciali e bollenti allo stesso tempo. Volendo, Il mondo nuovo è un «concept» sullimmigrazione, qui e là inzaccherato di utopie ma furiosamente vivo. E bello. E capace di confermare che Capovilla, ormai, non ha più bisogno di citazioni. Può far da solo, eccome.
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