Nasce dalla tradizione orientale, rivisita il make up anni Trenta, è languido e seducente, si chiama «smokey eyes». Per il look 2013 è d'obbligo, secondo gli esperti.
Gli occhi completamente cerchiati dalla matita, ombreggiati per far risaltare l'intensità dello sguardo sono la tendenza principale del nuovo anno.
L'altra, all'opposto, la chiamano già "colormania" e tocca palpebre, guance, unghie e labbra.
Infine i capelli: torna il lungo e lunghissimo, con le ciocche più scure fino a metà che si schiariscono verso le punte.
«Il 2012 anno di crisi - spiega il lookologo Stefano Bongarzone- ha visto troppi eccessi per distrarre l'attenzione dalle preoccupazioni. Ora ci vuole maggiore equilibrio nell'immagine. Lo smokey eyes segue il contorno dell'occhio e sfuma l'ombretto su tutta la palpebra. Non solo nero, ma grigio, verde, blu, marrone, sotto ciglia consistenti grazie al mascara. E in contrasto la bocca colorata, magari fucsia acceso o rosso lacca».Servono tinte calde, consiglia Marcello Montalbano, in contrapposizione all'«inverno economico», caratterizzato da colori elettrici lunari. Lo stilista dell'immagine sostiene che «sicuramente il colore sarà l'elemento cardine del trucco per la prossima stagione , più in particolare l'arancio». La novità, aggiunge, sta nel come usare questi colori sul viso e soprattutto a cornice degli occhi: «Non più con le sfumature che muoiono da una parte per dar vita a un altro colore, bensì con dei grafismi ben delineati e delineanti. Tratti precisi, scientifici, impregnati di pigmento per segnare l'arcata del sopracciglio dalle palpebre e dare nuove angolature allo sguardo».
Si fa presto a dire make up. Ma questo mondo ha infinite sfumature soprattutto nel mondo dello spettacolo: dal trucco professionale a quello correttivo, dal teatrale al televisivo, passando per il cinematografico e l'artistico, poi il body painting e gli effetti speciali, le trasformazioni e l'aerografia.
Nei giorni delle feste Roma ha ospitato Vittorio Sodano, truccatore hollywoodiano più volte candidato agli Oscar specializzato in effetti speciali: «La conoscenza dei materiali - spiega- è fondamentale. Ci sono quelli appositi come il silicone e le cere. Per trasformare le persone non uso bozzetti, ma procedo secondo l'istinto. Realizzo ciò che l'anima mi ha detto di fare. Il make up artist è un artigiano del cinema, quello che nel backstage crea degli idoli, seguendo le folli idee dei registi. Mi chiedono se mi sento un artista e rispondo sì, ma forse la mia è arte funeraria, visto che faccio spesso cadaveri!». Sodano ha ricevuto a Roma lo speciale riconoscimento alla carriera «Diamond Idea Make Up», durante la seconda edizione di una kermesse che ha portato nella capitale personaggi internazionalmente famosi in questo settore, artisti del trucco e giovani delle accademie.
Un grande esperto del look come Sergio Valente mette, però, in guardia dalle nuove tendenze non tutte di buon gusto. Boccia, ad esempio, il capello bicolore tanto diffuso dopo essere stato visto nella seguitissima serie tv americana «Sex and the city» e copiato in Italia da note show-girl come Belen.
«I capelli - dice Valente- sono del colore naturale sulla sommità fino a metà lunghezza e poi colorati di biondo o con gradazioni rosse e rame. Per me, troppi hair stylist li mortificano, esagerando la schiaritura in fondo e rendendoli opachi. Va bene sfumare delicamente le punte con un effetto sole-mare, ma ora il cattivo gusto arriva ad un netto bicolore».
Per le chiome Bongarzone consiglia il lungo anche per le signore mature e magari voluminoso. «Basta - dice - con il mito che oltre una certa età si debba tagliare per cambiare vita. Meglio evitare stravolgimenti e personalizzare, cercando i punti di forza di ognuno. Oggi va di moda più la verità che il camuffamento. Anche nel trucco torna il tenue e naturale (bandite le terre) per un viso vissuto, che si fa perdonare qualche ruga e imperfezione. L'importante è riconoscersi sempre, non ingannare».
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