da Londra
Una volta che si sarà dimesso dalla guida del Partito laburista e da primo ministro britannico, il 27 giugno prossimo, Tony Blair, di fede anglicana, si convertirà al cattolicesimo, abbracciando la fede della moglie Cherie. Lo ha scritto ieri il quotidiano londinese The Times, secondo il quale a rivelarlo a un gruppo di amici sarebbe stato un sacerdote cattolico, Michael Seed, intimo dei Blair, che visita regolarmente la residenza ufficiale del capo del governo, al numero 10 di Downing Street, dove ogni settimana celebra per loro la messa.
Interpellato dal giornale, Padre Seed ha riconosciuto di aver fatto tale confidenza ai suoi conoscenti, precisando però di non essere sicuro che il premier possa essere ammesso «formalmente» nella Chiesa cattolica.
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