Tranquilli, lo scherzo continua...

Male, malissimo. Mica per il risultato, che l’anno scorso ce lo saremmo preso col sorriso, ma per un primo tempo giocato con la supponenza di chi crede di non poter proprio perdere. Com’è finita? Che dopo esserci mangiati una mezza dozzina di gol ci ha salvato al novantesimo Simone Inzaghi.
Nessuna omonimia, lo stesso che per due anni non ne ha buttata dentro una. E mica ha segnato per culo, ma perché è stato uno dei pochi che ci ha messo l’anima e che aveva qualcosa da dimostrare. Come la Lazio vista fino a prima del Lecce. Insomma, una bella lezione per tutti gli altri. Detto questo, impossibile non dare uno sguardo leggiadro alla classifica. E godersi ancora una volta il primo posto.

Roba da non crederci, direbbe quel mio amico che l’ultima domenica ha avuto la faccia tosta di mandarmi il seguente sms: «Ancora un’edizione straordinaria di Scherzi a parte!».
Ora, a parte che non si capisce perché uno debba guardare più alle fortune altrui che alle disgrazie di casa propria (che, notiamo con distacco, proseguono), la risposta è bella e pronta: E lo scherzo continua...

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