Alla Triennale riunito il primo cda: «Così rafforzeremo i conti e la cultura»

«C’è spirito di intesa e collaborazione» all’interno del cda. Così una nota emessa dopo la prima riunione del consiglio di amministrazione della Triennale stempera le polemiche per la nomina di Claudio De Albertis alla presidenza. Uno dei primi obiettivi per la fine mandato del consiglio è arrivare a un pareggio in bilancio ma «senza sacrificare - sottolinea la nota - i contenuti culturali della Triennale». Gli altri obbiettivi mirano a riportare l’architettura al centro delle attività espositive, rafforzare la parte che riguarda il design, far partire le procedure per realizzare nel 2016 l’esposizione internazionale della Triennale di Milano e «ridefinire l’unitarietà della Triennale anche attraverso la programmazione del teatro dell’arte».
Non più tardi di martedì l’assessore alla Cultura Stefano Boeri aveva auspicato un intervento del sindaco Giuliano Pisapia sulla questione della presidenza.

Dopo che Boeri ha deciso di prendere platealmente le distanze dall’affidamento dell’incarico a Claudio De Albertis, è infatti arrivata a Palazzo Marino una lettera firmata da vari intellettuali, tra i quali Renzo Piano, Guido Rossi, Ermanno Olmi, Marco Vitale e Aldo Bassetti, in cui viene messo in luce come «gli interessi imprenditoriali di De Albertis siano inconciliabili con le finalità di un’istituzione culturale cara ai milanesi».

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