Troppi suicidi d’onore: in Turchia inviata dell’Onu

Ankara. Fatta la legge, che punisce con maggiore efficacia e severità i delitti d’onore in Turchia, trovato il terribile modo per aggirarla: gli uomini - padri, mariti, fratelli - della Turchia orientale costringono le familiari «disonorate» a togliersi la vita da sole. La donna viene chiusa in una stanza con la sola compagnia di una pistola, di un coltello o di una corda e, prima di richiudere la porta, le si dice: «Hai macchiato l’onore della famiglia. Tocca a te lavarlo». È questo il raccapricciante quadro che si profila dietro l’esplosione di suicidi di giovani donne che si sta verificando nella Turchia orientale da quando, il 1°giugno scorso, il Parlamento ha approvato il nuovo codice penale, che prevede severe norme contro i delitti d’onore.

Su questo improvviso aumento dei suicidi nell’Est turco l’Onu vuole vederci chiaro e ha mandato da New York una sua inviata, l’esperta turca Yakin Erturk, che investigherà in particolare sui 36 casi di suicidi femminili verificatisi dall’inizio dell’anno.

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