Truffava i clienti che serviva

Una trovata tanto semplice quanto efficace per raggirare i clienti che serviva ai tavoli del ristorante dove lavorava. Una furtiva «strisciata» della carta di credito dell’ignaro cliente in uno speciale lettore ottico, durante il tragitto dal tavolo alla cassa, e così un fantomatico cameriere si impossessava dei dati con cui clonare numerose carte di credito che utilizzava per comprare telefonini ed elettrodomestici da rivendere a prezzo stracciato. Il metodo più semplice e geniale per unire - come si suol dire - l’utile al dilettevole.
Protagonista della truffa un quarantaquattrenne milanese che, insieme a due complici, rispondeva alle offerte di lavoro di molti ristoranti milanesi, dal centro alla periferia, per poter mettere a segno i propri colpi.


Vittime preferite, coloro che per il pagamento utilizzavano carte di credito, mentre come scena del delitto, il breve percorso dal tavolo alla casa, durante il quale il truffatore faceva abilmente passare la carta di credito attraverso uno «skimmer» che ne immagazzinava i dati magnetici. A questo punto entravano in scena i complici che ogni 2 o 3 giorni, scaricavano i dati raccolti nello «skimmer» per poter fabbricare nuove carte di credito.

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