La Turchia studia misure anti Francia

Il primo ministro Tayyip Erdogan ha detto ieri che Ankara sta studiando misure di ritorsione contro la Francia in seguito all’approvazione della legge che prevede sanzioni contro chi neghi il genocidio degli armeni a opera dei turchi. «L’interscambio commerciale della Turchia con la Francia è di 10 miliardi di euro e rappresenta l’1,5% dell’intero commercio estero francese. Faremo i calcoli appropriati e poi faremo i passi necessari», ha dichiarato Erdogan. Il premier turco non ha fornito particolari, ma ha aggiunto che il governo adotterà provvedimenti in Turchia e all’estero. Le aziende francesi sono preoccupate, in primo luogo la Renault, presente da oltre 30 anni sul mercato turco. Ieri l’Unione dei consumatori turca ha annunciato il boicottaggio dei prodotti francesi. «Cominceremo con i carburanti della Total», ha affermato l’associazione.

Intanto la Commissione europea prende le distanze da Parigi. «Una legge inopportuna» ha detto il presidente Barroso. E il commissario Ferrero-Waldner ha sottolineato che le nuove norme francesi non avranno alcun effetto sul processo di adesione turca all’Ue.

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