Roma -
«Fino a ieri avrei risposto così: voto la fiducia al governo, non la guerra in Afghanistan. Ma ora
i dodici punti cambiano tutto e voglio prendere una pausa di riflessione per capire». Franco
Turigliatto, senatore dissenziente di Rifondazione Comunista, ritenuto uno tra i responsabili
della crisi del governo Prodi, per ora non scopre le carte e conferma comunque le sue
dimissioni dal Senato.
Sul tema politico della fiducia interviene anche Salvatore Cannavò, deputato Prc e portavoce
dell'area trotzkista di minoranza Sinistra Critica a cui Turigliatto fa riferimento che dice: «Prodi
forse pensa di essere Napoleone e di poter risolvere tutto da solo, ma quei dodici punti sono
la catastrofe dell'Unione e aprono la strada al ritorno delle destre. Non c'è solo l'Afghanistan,
c'è anche la Tav. È un capovolgimento drammatico del programma dell'Unione». Rifondazione intanto ha preparato una richiesta di deferimento per il senatore dissidente
presso gli organi di garanzia del partito.