Dopo il Consiglio comunale di Torino, anche il Consiglio regionale piemontese ha approvato all'unanimità l'ordine del giorno presentato che condanna «senza riserve ogni atto e ogni gesto individuale e collettivo che sia volto a impedire il passaggio della fiamma olimpica, pur riconoscendo legittimità a ogni espressione di dissenso nei confronti di unopera pubblica».
Il documento, presentato dal consigliere di Alleanza nazionale, Agostino Ghiglia, era stato sottoscritto da tutti i gruppi consiliari, compresi Rifondazione comunista, verdi e Comunisti italiani, i partiti più vicini ai comitati No-Tav protagonisti dei blocchi. «Ci fa piacere - ha sottolineato Ghiglia - che anche l'estrema sinistra condanni senza riserve gli atti di boicottaggio e di blocco del simbolo olimpico, atti che stanno ledendo gravemente l'immagine dell'Italia nel mondo».
Prima del voto è intervenuta anche la presidente della giunta regionale, Mercedes Bresso, esponente dei Democratici di sinistra, che ha nuovamente stigmatizzato le manifestazioni contro la torcia definendole «contestazioni improprie e dannose».
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