Unco, sinfonia di piccoli piatti

Maurizio e Rosalia Besozzi hanno aperto l’Unco (per esteso Unconventional) il 16 settembre 2003 in via Pavia a Milano, 02.58108230, in cucina Alberto Viganò. Di giorno è un caffè con piattini sfamanti, la sera un ristorante “un po’ differente” come lui stesso scrive in apertura di menu. Innamoratosi, lui, Maurizio, della cucina spagnola, celebra nel suo locale quelli che definisce i piatti-bonsai, che ricordano le tapas senza affatto essere tali. Dopo due anni e mezzo di lavoro, Unco è prossimo a terminare il rodaggio, inevitabilmente lungo quando il patron arriva da tutt’altra professione.

C’è una lista di piatti a se stanti che possono essere ordinati in porzioni normali o in piattini e c’è un elenco di menu degustazione che hanno la Spagna come anima e il mondo come spunto che rompe il ritmo: «Io degusto» 35 ; «Foie gras, mon amour» 50; «Io degusto vegetariano» 35; «La cenetta» 26 (sei tappe invece che 11 o 12 come con gli altri). E poi il «Io degusto e decanto», a 58 o 73, a seconda se uno desidera o meno i vini proposti in abbinamento da Fabio Scarpitti, consulente di Unco. Viva l’informalità.

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