Utili per 1,6 miliardi nel 2011 Al Tesoro cedola da 260 milioni

Utile netto di 1,61 miliardi per la Cassa depositi e prestiti nel 2011. Il risultato, al netto della plusvalenza da un miliardo realizzata nel 2010 attraverso la permuta azionaria di Enel-Eni con il Tesoro e di un’altra modifica contabile, è in crescita del 18%. I risultati, approvati dal cda e illustrati dai vertici della società, saranno sottoposti all’assemblea dei soci il 30 maggio. Il monte dividendi sarà di 371 milioni: oltre 259 milioni andranno al Tesoro, socio al 70%, e poco più di 111 milioni alle Fondazioni bancarie che detengono il residuo 30 per cento. L’anno scorso il dividendo fu di 700 milioni (490 milioni al Tesoro e 210 milioni alle Fondazioni). Entro l’estate, intanto, andrà in porto il primo investimento del Fondo strategico italiano, di cui la Cdp è l’azionista di riferimento, come ha affermato l’ad della Cassa, Giovanni Gorno Tempini, il quale ha ribadito che su Avio, «seguiamo il dossier con grandissima attenzione».

E sulla separazione di Snam da Eni: «Se la Cdp avrà un ruolo - ha precisato Gorno Tempini - l’operazione dovrà essere coerente con il nostro “modus operandi”, ossia nel rispetto dell’equilibrio patrimoniale, reddituale e di liquidità».

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