da Roma
Linaugurazione dellanno giudiziario in Vaticano è stata loccasione per un severo monito contro le tentazioni di protagonismo dei magistrati. A pronunciarlo è stato il cardinale Edmund Casimir Szoka, americano di origini polacche, presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, che durante lomelia della messa celebrata per loccasione ha detto: «Il giudice, e a maggior ragione il giudice vaticano, così come ogni operatore della giustizia e chiunque sia investito da munus publicum, deve vincere ogni tentazione di sentirsi centro dellazione giudiziaria, o addirittura di porsi al centro dellattenzione».
Il porporato ha quindi aggiunto: «Piuttosto, in silenziosa operosità, i giudici devono confrontarsi pazientemente con la legge da applicare» e verificare «passo dopo passo il proprio operato». Per questo occorre che si sottopongano «costantemente al giudizio della retta coscienza e al vaglio della verità».
Alla cerimonia, che si è svolta nella cappella del Palazzo del Governatorato vaticano, hanno assistito, oltre ai giudici vaticani, anche il presidente e il vicepresidente della Consulta, Annibale Marini e Giovanni Maria Flick, il procuratore generale della Corte dappello di Roma, Salvatore Vecchione, e il procuratore generale della Corte dei conti, Vincenzo Apicella.
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