Un lettera di insulti e un video che riprende alcune scene della «liberazione» di cani, ratti e conigli, dal laboratorio del dipartimento di farmacologia di via Vanivitelli, sono stati recapitati a Emilio Nessi, giornalista da anni impegnato sul fronte «animalista». Nessun rivendicazione, solo frasi deliranti senza firma. Quanto al video, di pessima qualità, riprende gli animali in gabbia prima della loro «liberazione».
Giovedì 27 aprile, un commando animalista fece irruzione nel laboratorio e dopo aver minacciato i presenti aprì le gabbie a oltre 70 tra ratti e topi quindi fuggi con una quindicina di cani, la maggior parte di razza beagle, tre conigli infettati con il vaiolo. Proprio questi ultimi crearono non poco allarme per la salute di chiunque li toccasse, in quanto poteva trasmettere pericolose infezioni. Anche se sembra gli stessi animalisti, proprio per questo, li abbiano abbattuti subito.
Ieri dunque la lettera e il video.
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