Nessuna restrizione a chi esprime dissenso, ma nessuna concessione nei confronti di chi dovesse violare la legge. È questa la linea emersa ieri durante il vertice al Viminale preannunciato mercoledì dal premier Berlusconi. Nella «riunione tecnica» presieduta dal sottosegretario allInterno Alfredo Mantovano e alla quale hanno preso parte il capo della polizia Antonio Manganelli, il capo di stato maggiore dei carabinieri Leonardo Gallitelli, il direttore dellAisi Giorgio Piccirillo e il vicecapo di gabinetto del ministero dellInterno Pasquale Piscitelli, si è fatto anzitutto il quadro della situazione. Secondo i dati del Viminale il dissenso nei confronti del «decreto Gelmini» ha prodotto dall1 al 23 ottobre circa 300 manifestazioni, con 150 scuole e 20 facoltà universitarie occupate.
È stato poi ribadito che il ministero dellInterno garantisce la piena possibilità di dissenso, purché espresso nel rispetto della legge e degli altrui diritti, mentre verranno usati «fermezza e determinazione nel prevenire qualsiasi tipo di degenerazione violenta, i cui responsabili saranno identificati e denunciati allautorità giudiziaria».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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