Vincenzi: «La memoria non va condivisa»

«Dobbiamo liberare i momenti salienti della storia dalla retorica e non inseguire le chimere di memorie condivise»: lo ha affermato il sindaco Marta Vincenzi commentando gli imminenti festeggiamenti dei 150 anni dell’Unità d’Italia, ai quali parteciperà anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Dal quale, peraltro, la sindaco dissente totalmente, pretendendo di avere solo la «sua» storia di parte e rifiutando per l’appunto l’idea che la memoria possa essere «condivisa». Una «chimera» che Vincenzi lascia volentieri ai sognatori, e pazienza se sono anche presidenti della Repubblica che invitano alla pacificazione. Insomma, la resistenza, la liberazione, per la sindaco appartengono in via esclusiva alla sinistra che può usarle come meglio crede. Genova, ha ricordato Vincenzi, ha contribuito alla storia nazionale con la partenza dei Mille da Quarto e la Resistenza partigiana.

«La storia italiana - ha affermato - ha momenti straordinari nella partenza dei Mille con Garibaldi da Quarto e nel 1945 quando la città fu restituita alla normalità dai partigiani che scesero dai monti». A proposito di retorica.

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