Violentò un disabile, algerino condannato a sei anni

È stato condannato a sei anni Youssef Maazi, l’algerino di 43 anni accusato dello stupro di un 17enne disabile. La condanna è stata inflitta ieri con rito abbreviato dal gip Simone Luerti. Maazi era accusato di violenza sessuale aggravata dall’aver approfittato delle condizioni di inferiorità psichica del minore, atti osceni in luogo pubblico e aver fornito false generalità. La sera del 7 aprile scorso, nel sottopassaggio tra via Tonale e via Pergolesi, ha violentato il 17enne la cui scomparsa da casa era stata denunciata dai genitori il giorno prima. L’aggressore era stato arrestato in flagranza da due vigilesse avvisate da un automobilista.

Il nordafricano è poi risultato vivere clandestinamente in Italia da 2001 e di non essersi mai allontanato dal territorio nazionale nonostante negli ultimi cinque anni fosse stato «fermato o denunciato per reati o inosservanza delle norme sul soggiorno degli stranieri in varie città, da Sanremo a Nuoro, ben 21 volte. L’uomo aveva alle spalle anche tre condanne per rapina e detenzione e spaccio di hashish, come scriveva il gip Guido Salvini nel provvedimento di convalida dell’arresto.

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