Violenze al Cairo Scontri tra copti e polizia un morto e 93 arresti

Almeno una persona, uno studente cristiano, ha perso la vita nei violenti scontri di piazza tra manifestanti copti e agenti in assetto anti-sommossa, scoppiati ieri al Cairo nel quartiere occidentale di Giza, celebre in tutto il mondo giacché vi sorgono le Piramidi e la Sfinge: lo hanno riferito fonti di polizia, secondo cui la vittima era un dimostrante. Oltre duecento copti avevano intrapreso una fitta sassaiola contro i poliziotti in assetto anti-sommossa, che a loro volta hanno risposto lanciando gas lacrimogeni. Vi sarebbero stati anche numerosi feriti da ambedue le parti, e 93 manifestanti cristiani sarebbero stati arrestati. All’origine dei tumulti la rabbia dei copti, che protestavano contro il presunto rifiuto delle autorità locali di rilasciare loro il permesso per completare i lavori di costruzione di una chiesa. Secondo i giornali egiziani, le opere edilizie sarebbero state sospese perché alla comunità cristiana di Giza non era stata concessa la necessaria licenza, mentre i fedeli sostenevano di averla.

I cristiani copti costituiscono circa il 10% della popolazione. Le relazioni con i musulmani sono spesso tese e i cristiani accusano il governo di discriminazione, in particolare per quanto riguarda la realizzazione dei propri luoghi di culto.

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