Cronache

Dopo il voltafaccia ecco il giudizio degli avversari

Egregio dottor Lussana, perché non portare a conoscenza dei lettori che non sanno, ciò che gli avversari di allora dissero del voltafaccia italiano (se pure per la «libertà»)? Allego i loro giudizi.
«La resa dell’Italia fu uno sporco affare. Tutte le nazioni elencano nella loro storia guerre vinte e guerre perse, ma l’Italia è la sola ad avere perduta questa guerra con disonore salvato, solo in parte, dal sacrificio dei combattenti della Repubblica Sociale Italiana» (Eisenhower).
«Il fatto è che il governo italiano decise di capitolare non perché si vide incapace di offrire ulteriore resistenza, ma perché era venuto, come in passato, il momento di saltare dalla parte del vincitore» (Alexander dal «Memoriale»).
«Che alleato sarà l’Italia nel caso di guerra? Quali garanzie ci sono che l’Italia, la quale ha cambiato schieramento nella seconda guerra mondiale di questo secolo, non farà altrettanto?» («La guerra del Golfo» - Washington Post).
«Solo dopo la defezione italiana noi abbiamo potuto raggiungere la vittoria» (Churchill.)
«Il voltafaccia italiano dell’8 settembre fu il più grande tradimento della storia». (Montgomery dalle «Memorie» pubb. da Mondadori).


L’Italia fu fedele al suo carattere di sciacallo internazionale, sempre in cerca di compenso per i suoi tradimenti» (Potemkin).

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