Il voto divide il gigante d’Africa tra cristiani e musulmani

Lagos Alle elezioni presidenziali in Nigeria si va profilando, secondo i primi risultati parziali successivi al voto di sabato, una netta divisione tra il Nord musulmano, che ha votato prevalentemente l’ex generale Mohammadu Buhari, e il Sud cristiano favorevole al presidente uscente Goodluck Jonathan. I risultati definitivi dovrebbero essere resi noti 48 ore dopo la fine dello spoglio delle schede. Secondo gli osservatori comunque, già ora non sembra improbabile un ballottaggio, eventualità che nel gigante petrolifero africano, dove vivono oltre 150 milioni di persone, non si è finora mai verificata.
Nonostante le tensioni politiche e religiose, non sembra che si siano verificati gravi disordini nella giornata elettorale.

Ha fatto eccezione lo stato settentrionale di Bauchi (la Nigeria è un Paese federale) dove cinque giovani sono rimasti uccisi negli scontri scoppiati tra fazioni rivali: sembra che ci fosse un numero insufficiente di schede, e le proteste sono degenerate in violenze con abitazioni e auto date alle fiamme.

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