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"Ecco gli sprechi dell'Etruria". ​E spunta il fratello della Boschi

Gli ispettori di Bankitalia mettono le mani su un report di Emanuele Boschi. Che scriveva: "Gli organi amministrativi hanno prestato scarsa attenzione al contenimento delle spese"

"Ecco gli sprechi dell'Etruria". ​E spunta il fratello della Boschi

Riceviamo e pubblichiamo.

Egregio Direttore,

in nome e per conto del dottor Nataloni, si chiede la seguente rettifica ai sensi dell’articolo 8 legge n. 47/1948.

Sono stati riportati fatti non veri, di particolare gravità ove si afferma che Banca Etruria avrebbe autorizzato finanziamenti ad aziende in difficoltà, chiedendo loro in cambio di avvalersi della consulenza finanziaria del Dottor Nataloni. Si menziona espressamente la Td Group Spa.

La Td Group Spa ha avuto rapporti con Banca Etruria dal 1985; i finanziamenti sono stato erogati fino al 2009; il Dottor Nataloni è entrato a far parte del CdA di Banca Etruria solo il 15.12.2011.

La fattura riportata non è dunque prova di “ambiguità” alcuna, ma semplice conseguenza di un rapporto professionale triennale avente ad oggetto l’assistenza per la presentazione di un piano di risanamento che interessa ben undici banche: incarico, questo, ovviamente noto alla banca e formalmente segnalato dal Dottor Nataloni quale potenziale conflitto d’interesse, come rilevato dallo stesso verbale ispettivo di Banca d’Italia.

Analoghe considerazioni in merito all’anteriorità delle delibere e dell’erogazione dei finanziamenti rispetto alla presenza in CdA del Dottor Nataloni possono essere verificate anche in relazione alle altre posizioni segnalate.

In ogni caso le delibere in materia di erogazione del credito, salvo le sole posizioni ex 136 TUB da approvarsi all’unanimità, non erano di competenza del CdA ma del Comitato Esecutivo, del quale il Dottor Nataloni non ha mai fatto parte.

Avvocato Gaetano Viciconte – Avvocato Filippo Busoni

Nella crociata della Banca d'Italia contro l'ex direttore generale dell'Etruria Luca Bronchi spunta il fratello del ministro delle Riforme Maria Elena Boschi. Emanuele era a capo proprio del Servizio di controllo dei costi proprio quando, come si legge nelle tredici pagine del verbale ispettivo di Palazzo Koch riportate da Libero, "gli organi amministrativi hanno prestato scarsa attenzione al contenimento delle spese per consulenze, che nel biennio 2013-2014, sono ascese a oltre 15 milioni".

Per contestare"i comportamenti anomali, per lo più riconducibili all'ex direttore generale dottor Luca Bronchi", i commissari di Bankitalia usano i report del figlio dell'allora vicepresidente Pier Luigi Boschi. "In un'analisi sulle consulenze del 2014, effettuata a gennaio 2015 - scrivono nel documento che sancisce il commissariamento - (il Servizio program e cost management, ndr) ha espresso riserve sull' opportunità del conferimento di alcuni incarichi (in particolare la consulenza strategica affidata a "Bain" per euro 1,1 milioni nel solo 2014 e quella per il supporto alle attività commerciali e culturali coordinate dalla direzione generale, prestato dalla società Mosaico per euro 235mila)". Come ricorda Francesco Macrì, capogruppo di Fratelli d'Italia in consiglio comunale, la Mosaico è riconducibile ai figli di Mario Alberto Zamorani, politico diccì arrestato ai tempi di Tangentopoli.

Il fratello della Boschi lascia la Banca Etruria nell'aprile del 2015, mentre Bronchi se ne va nel luglio successivo. Per alcune settimane, secondo la ricostruzione di Libero, "si appoggia allo studio fiorentino di Luciano Nataloni, commercialista ed ex membro del cda della stessa Etruria. Nataloni è ora indagato per conflitto d'interessi dalla procura di Arezzo per i finanziamenti erogati dalla banca a 14 società considerate vicine a lui e all' ex presidente Lorenzo Rosi. Tutte aziende perquisite dalla Guardia di finanza due giorni fa e che avrebbero causato almeno una trentina di milioni di euro di potenziale buco, tra sofferenze e perdite".

Nel giugno scorso Emanuele Boschi lascia, quindi, lo studio Nataloni per diventatare presidente del consiglio di amministrazione della Mantellate Nove, società fondata nel maggio 2013 da Francesco Bonifazi, avvocato, parlamentare e tesoriere del Pd, Federico Gianassi, assessore alla Trasparenza e al Lavoro del Comune di Firenze, e due soci di studio di Bonifazi, Andrea Nardi e Federico Lovadina. Quest'ultimo, dal luglio 2014, è (grazie a Matteo Renzi) nel cda di Ferrovie dello Stato. Bonifazi, il cui padre era il presidente della Mantellate prima di Boschi jr, è l'ex fidanzato della Boschi.

A Natale, dopo la bufera sul fallimento dell'Etruria, i due hanno trascorso le vacanze natalizie a New York.

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