Kosovo

Il Task Group italiano delle Operational Reserve Forces (ORF) della NATO è giunto a Camp Villaggio Italia in Kosovo, concludendo la fase di immissione in teatro operativo. Si tratta di due compagnie composte da circa 230 militari, in gran parte uomini e donne del 5° Reggimento fanteria della Brigata “Aosta” e di un’aliquota dell’Arma dei Carabinieri.

Roberta Damiata
Giunte in Kosovo le Forze Operative di Riserva italiane in rinforzo alla KFOR

Rivolgendosi ai militari italiani, il Comandante del COVI ha portato loro il saluto del Capo di Stato Maggiore della Difesa e ha sottolineato come KFOR rappresenti un pilastro fondamentale per la stabilità e la sicurezza del Kosovo

Luca Romano
Il Comandante del COVI in visita ai militari italiani in Kosovo

Croci spezzate e loculi profanati. Sembrerebbe di essere a Mosul o in una qualunque ex roccaforte liberata dalle barbarie dello Stato islamico e, invece, siamo ad appena 700 km da Roma. In Kosovo. Si presenta così, quasi completamente devastato, il cimitero serbo ortodosso di Kosovska Mitrovica. Nella notte di venerdì, infatti, sono state distrutte oltre il 90% delle tombe ortodosse che si trovano nella parte sud della città. Divisa, dagli anni Novanta, in due municipalità antagoniste ed unita, solo apparentemente, da un ponte che è sempre stato teatro di furibonde tensioni. Nella parte settentrionale, infatti, la maggioranza della popolazione è serba ed ortodossa mentre, in quella meridionale, vivono gli albanesi di religione musulmana. A scoprire l’accaduto sono state proprio le persone che, dalla parte serba, hanno raggiunto la municipalità albanese per rendere omaggio ai propri cari. Un episodio di violenza interreligiosa che, dai pogrom anticristiani del 2004, non ha precedenti e che riaccende i riflettori sulla crescente radicalizzazione che sta vivendo la regione balcanica e, in particolare, il piccolo stato del "Kosmet", avamposto strategico per centinaia di jihadisti diretti in Europa e nelle polveriere mediorientali.

Elena Barlozzari
Croci spezzate: Kosovo in balia del radicalismo

Come è noto, la popstar Rita Ora è stata nominata ambasciatrice onoraria del Kosovo a Londra. Rita ha fatto impazzire il mondo mentre faceva il bagno a Miami sfoggiando un fisico da urlo

Rita Ora sexy al mare

Un politico dell'opposizione ha fermato i lavori dell'Aula tirando dei lacrimogeni dal suo seggio al parlamento di Pristina. È la seconda volta in una settimana che in Kosovo avviene un episodio del genere, sulla scorta di polemico sull'accordo con la Serbia voluto dall'Unione Europea

Lucio Di Marzo
Kosovo, lacrimogeni in parlamento per protesta

Allo stadio di Pristina la manifestazione "Thinking of You". Migliaia di abiti e gonne sono stati raccolti e appesi in un omaggio ai circa 20.000 sopravvissuti alle violenze sessuali, dal 1998 al 1999, durante la guerra del Kosovo

Kosovo, panni stesi per non dimenticare  gli stupri in guerra
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