Naufragio Palermo

Con il recupero dell’ultimo disperso, a seguito del naufragio dello yacht Bayesian avvenuto la notte del 19 agosto scorso nelle acque di Porticello (PA), alle 13:30 di venerdì si sono concluse le attività di soccorso da parte dei sommozzatori dei vigili del fuoco. Dei ventidue passeggeri dello yacht, quindici sono stati recuperati nelle prime fasi del soccorso. Sette le persone disperse recuperate senza vita dai sommozzatori speleo del Corpo nazionale. Courtesy Vigili del Fuoco (Alexander Jakhnagiev)

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Recuperato corpo ultimo disperso Bayesian, chiuse le operazioni di ricerca dopo il naufragio

l "robot" è capace di operare sul fondale marino ad una quota fino a 300 metri e un’autonomia tra le 6 e le 7 ore. Il dispositivo messo in campo dalla Guardia Costiera, dotato di un’avanzata tecnologia che permette di indagare i fondali e di registrare video e immagini dettagliate, punta a fornire elementi utili e puntuali per ricostruire la dinamica dell'incidente a beneficio della Procura della Repubblica di Termini Imerese che per competenza territoriale ha avocato le indagini.

Roberto Chifari
Naufragio di Palermo, ecco il robot che sta "aiutando" i sommozzatori nella ricerca dei dispersi

Proseguono le operazioni ricerca dei dispersi del Bayesian, lo yatch di 56 metri affondato al largo di Porticello durante una violenta burrasca scoppiata sul litorale di Palermo. Le operazioni di ricerca, condotte incessantemente per tutta la giornata di ieri e di oggi, proseguono – senza soluzione di continuità - con l’impiego di 5 motovedette della Guardia Costiera di Palermo, Termini Imerese e Porticello, un elicottero della Base Aeromobili Guardia Costiera di Catania, i sommozzatori dei Nuclei Subacquei Guardia Costiera di Napoli e Messina – che hanno operato con l’ausilio di un veicolo subacqueo a controllo remoto (ROV – Remotely Operated Vehicle) - oltre a personale, unità navali e speleo sub dei Vigili del Fuoco, di un elicottero dell’Aeronautica Militare e dei Carabinieri, tutti sotto il coordinamento del 12° Centro Secondario di Soccorso Marittimo (M.R.S.C. – Maritime Rescue Sub Center) della Guardia Costiera di Palermo. Courtesy: Guardia Costiera (Alexander Jakhnagiev)

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Naufragio a Porticello, Guardia Costiera, Carabinieri e Vigili del Fuoco alla ricerca dei dispersi

Sono riprese stamattina intorno alle 8 le immersioni dei sommozzatori dei vigili del fuoco per la ricerca dei 6 dispersi a seguito dell’inabissamento di lunedì dell’imbarcazione al largo di Porticello a Palermo. Si stanno pianificando le operazioni per l’apertura sul relitto di accessi più agevoli per la penetrazione all’interno, mentre si procede con difficoltà all’accesso verso le cabine dove è possibile ipotizzare, vista l’ora del naufragio, la presenza dei dispersi. È impossibile verificare la loro presenza all’interno attraverso gli oblò. Continuano parallelamente le ricerche in superficie nell’area del naufragio anche con elicottero e imbarcazione dei vigili del fuoco. Courtesy Vigili del Fuoco (Alexander Jakhnagiev)

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Naufragio di Porticello. I sommozzatori di nuovo in acqua per cercare i 6 dispersi

Sul luogo della tragedia sono intervenuti i sommozzatori dei vigili del fuoco, supportati da due elicotteri, per espandere le ricerche in un’area vasta e difficile da monitorare. Un’operazione di recupero che ha portato alla luce, anche, il corpo senza vita di uno dei dispersi a seguito dell’affondamento di una barca a vela di 56 metri, battente bandiera inglese. Delle 22 persone inizialmente a bordo 15 sono state tratte in salvo. Courtesy Vigili del Fuoco (Alexander Jakhnagiev)

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Naufragio di Palermo. I sommozzatori recuperano il corpo senza vita di uno dei dispersi
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