pedopornografia

(Agenzia Vista) Roma, 04 luglio 2020
Blitz anti pedopornografia, arresti in 15 regioni
Sgominata dalla Polizia Postale una rete di pedofili italiani che su una nota piattaforma di messaggistica scambiavano materiale pornografico realizzato utilizzando minori di anni diciotto. Oltre 200 investigatori del Centro Nazionale di Contrasto alla Pedopornografia Online e del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Torino hanno condotto una complessa operazione di contrasto alla pedopornografia online, che ha portato all´esecuzione di 50 decreti di perquisizione, arresti e ad indagare altrettanti soggetti, di cui alcuni con precedenti specifici, responsabili di detenzione, diffusione ed in alcuni casi, di produzione di materiale pedopornografico. Per 3 di questi indagati sono scattate le manette in quanto sono stati trovati in possesso di ingenti quantitativi di materiale pornografico avente ad oggetto minori. Sequestrati migliaia di files. L´attività, diretta dalla Procura di Torino e coordinata dal Centro Nazionale di Contrasto alla Pedopornografia Online del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma ha coinvolto tutto il territorio nazionale impegnando nelle operazioni di perquisizione 15 Compartimenti e 24 Sezioni. / Polizia di Stato
Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

Agenzia Vista
 Blitz anti pedopornografia, arresti in 15 regioni

Una storia tremenda, che vede coinvolta una bimba di soli 7 anni, costretta dalla madre a farsi fotografare o filmare in atteggiamenti erotici. Il materiale veniva poi condiviso con l’amante conosciuto online della donna, un 50enne di Brindisi: in questi giorni sono arrivate le condanne, attenuata quella della 42enne, alla quale è stata riconosciuta una parziale incapacità di intendere e di volere

Federico Garau
Perugia, scatti e video hot della figlia inviati all’amante virtuale

A dare l’avvio alle indagini, nel 2015, è stata la polizia tedesca, che ha subito segnalato il soggetto alle autorità italiane. La perquisizione domiciliare ha portato alla scoperta di circa 1300 documenti di carattere pedopornografico salvati su due dischi di memoria, e 1800 file condivisi in rete: ora il pedofilo si trova dietro le sbarre del carcere di Monza, dove sconterà una condanna ridicola

Federico Garau
Monza, solo un anno per pedofilo, quasi 2000 file condivisi in rete

Il noto disturbatore tv avrebbe portato i minorenni in una cantina per consumare rapporti a pagamento. Indagine partita dopo la denuncia dei titolari di un laboratorio fotografico

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