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Addio certificato medico, da domani anche i privati viaggiano «online»

Scatta l'applicazione della circolare voluta dal ministro Brunetta anche per i privati. La nota del ministero specifica che «il datore di lavoro non potrà quindi più richiedere al proprio lavoratore l'invio della copia cartacea dell'attestazione di malattia ma dovrà prendere visione delle attestazioni di malattia dell'Inps»

Addio certificato medico cartaceo. Domani è l'ultimo giorno in cui sarà possibile utilizzare la carta per i certificati medici di malattia dei dipendenti privati. In applicazione di quanto previsto dalla Circolare n. 4 firmata lo scorso 18 marzo dai ministri Renato Brunetta e Maurizio Sacconi, da mercoledì 14 scatta infatti l'applicazione anche al settore privato delle regole di invio esclusivamente telematico dei certificati di malattia già previste per i dipendenti pubblici. Lo ha comunicato il ministero per la Pubblioca amministrazione.
«Il datore di lavoro non potrà quindi più richiedere al proprio lavoratore l'invio della copia cartacea dell'attestazione di malattia - spiega la nota - ma dovrà prendere visione delle attestazioni di malattia dei propri dipendenti avvalendosi dei servizi resi disponibili dall'Inps (è comunque riconosciuta, per il datore di lavoro del settore privato, la possibilità di richiedere ai propri dipendenti di comunicare il numero di protocollo identificativo del certificato inviato online dal medico)».
La «rivoluzione digitale», voluta dal ministro Renato Brunetta, coinvolge direttamente 17,5 milioni di lavoratori dipendenti sia pubblici sia privati (che non saranno più costretti a spendere circa 7,5 euro per spedire le due raccomandate al proprio datore di lavoro e all'Inps), oltre 200mila medici e circa 5 milioni di imprese.

Da aprile a oggi sono stati quasi 15 milioni i certificati medici finora trasmessi all'Inps per via telematica: un numero estremamente significativo, se solo si pensa che lo scorso anno il totale dei certificati cartacei non ha invece superato quota 12 milioni.

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