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"Andremo avanti". Eco-vandali perquisiti, ma loro non mollano

Perquisiti gli attivisti che avevano imbrattato Palazzo Vecchio a Firenze. Ultima generazione si ribella col vittimismo: "Provvedimento sproporzionato, andremo avanti"

"Andremo avanti". Eco-vandali perquisiti, ma loro non mollano

A interrompere le loro azioni scriteriate non ci pensano nemmeno. Anzi: gli eco-vandali intendono proseguire la protesta contro tutto e tutti. Anche contro il buon senso, verrebbe da aggiungere. Dopo il blitz compiuto a Firenze lo scorso 17 marzo, gli attivisti di Ultima Generazione sono pronti a colpire ancora e ad accettare le conseguenze dei loro assalti. Lo hanno ribadito loro stessi in un comunicato diffuso nelle scorse ore dopo la perquisizione, da parte delle forze dell'ordine, di Giordano e Nicole, i manifestanti che avevano imbrattato la parete esterna di Palazzo Vecchio. A seguito del provvedimento disposto dalla procura di Firenze, i militanti green hanno rilanciato le loro assurde ragioni.

La perquisizione agli eco-attivisti

"Intorno alle 7 del mattino hanno perquisito le abitazioni di Giordano e Nicole, sequestrando i loro computer, telefoni e schede telefoniche, e perfino un libro. Un'ulteriore perquisizione è stata effettuata nella casa della persona della quale da ieri Nicole era ospite", si legge sul sito di Ultima Generazione, che ha dato così la notizia dell'operazione disposta dal pm Giovanni Solinas per fare chiarezza su quanto accaduto davanti a Palazzo Vecchio. Quel provvedimento gli ambientalisti d'assalto lo hanno bollato come "del tutto sproporzionato" rispetto ai reati contestati ai militanti intervenuti in piazza della Signoria. Curioso: da una parte gli attivisti green si dicono pronti ad assumersi la responsabilità dei loro gesti, dall'altra si lamentano quando questa responsabilità deve essere accertate.

"Siamo tutti criminali"

Peraltro, non sono mancate critiche all'operato delle autorità. Nel comunicato di Ultima Generazione, infatti, si legge anche un'irriverente chiosa rispetto al fatto che la perquisizione fosse avvenuta alle 7 del mattino: "Tipico degli orari della stagione di Mani Pulite e dei blitz verso i criminali mafiosi". E sui social, rilanciando le loro rimostranze, gli ambientalisti hanno rincarato la dose attaccando l'esecutivo. "Nonostante sia appena terminato un inverno tale solo nel nome e nonostante il governo italiano abbia deciso prolungare il finanziamento di progetti fossili fino al 2028, i criminali siamo noi. Non solo Nicole e Giordano, ma chiunque sia qui a collaborare con loro, a dare una mano per mandare avanti questa follia che è il volersi riprendere il futuro. Siamo tutte e tutti criminali", hanno scritto in tono polemico.

La promessa degli ambientalisti d'assalto: "Andremo avanti"

"Vorremmo che altrettanto impegno investigativo venisse messo nei confronti dei quotidiani e gravi reati ambientali che vengono perpetrati in Italia, a partire proprio dalla regione in cui vivono Giordano e Nicole, e che recano danni irreversibili all'ambiente", hanno proseguito gli attivisti di Ultima Generazione. Nessun ripensamento, invece, sulle loro inutili proteste, che sinora non hanno portato alcun contributo alla battaglia contro i cambiamenti climatici, se non quello di attirare critiche e riprovazione per chi ha un approccio ideologico ai temi ambientali.

Infine la promessa: "Andremo avanti, e continueremo ad accettare le conseguenze delle nostre azioni a viso scoperto".

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