
Nel 2023 era considerato uno dei trend più virali al mondo oggi, invece, seguire il fenomeno "egg crack" può causare grossi guai giudiziari. Già, perché rompere un uovo in testa al proprio figlio per scherzo e per diventare popolari sui social network può costare una multa salata e un processo giudiziario per umiliazione. È ciò che è accaduto a una mamma svedese di 24 anni, che è stata condannata al pagamento di una sanzione da 2mila euro per avere deriso la figlia su TikTok, esponendola alla gogna social con un video che, all'epoca, superò 100mila visualizzazioni.
Cos'è il fenomeno egg crack
I primi video di egg crack (o egg trend) sono iniziati a circolare su TikTok nel 2023. Nei contenuti i genitori si filmano mentre rompono un uovo sulla testa dei loro figli - generalmente bambini tra due e cinque anni - immortalando la loro reazione tra stupore, risate e pianti. Il trend è diventato virale in breve tempo sulla piattaforma social e l'hashtag #eggcrack ha superato 670 milioni di visualizzazioni in meno di un anno. Quello che all'apparenza può sembrare uno scherzo o un gioco innocuo ha generato, invece, preoccupazione tra gli esperti, visti i possibili effetti psicologici a lungo termine sui bambini e la dubbia moralità sull'uso dei minori per l'intrattenimento online.
L'opinione degli esperti
Intervistato da Upworthy il professor Dan Wuori, direttore della didattica infantile presso l'Hunt Institute ha fornito una spiegazione chiara e dettagliata sul perché certi gesti andrebbero evitati soprattutto sui social: "I comportamenti che si vedono in questi video, anche se rari e anomali, servono solo a minare il sano legame tra genitore e figlio. Forniscono ai bambini dati che suggeriscono che i loro genitori possono essere inaspettatamente e arbitrariamente crudeli. Sono una violazione della fiducia duramente guadagnata. Alcuni sosterranno che si tratta solo di scherzi per puro divertimento. Non lo sono. Sono l'inflizione deliberata di un trauma, per quanto breve, per il divertimento di estranei. Inutile dire che questo non fa bene ai bambini. L'umiliazione non fa bene ai bambini". E è proprio su questo concetto che la giustizia svedese ha basato il processo contro una mamma.
Il caso della madre svedese
Il caso della 24enne di Helsingborg, in Svezia, è l'esempio di come un trend social possa avere pesanti conseguenze. Nel 2023, quando il fenomeno era virale su TikTok, la donna ha girato un video con la figlia di tre anni, nel quale ha rotto un uovo crudo in testa alla bambina mentre insieme preparavano una torta. Poi la 24enne ha condiviso il video della reazione della piccola in rete superando 100 mila visualizzazioni in poco tempo. Mentre migliaia di persone mettevano like al video, però, un utente anonimo ha segnalato il contenuto alle autorità e la mamma è finita nei guai. In tribunale la donna si è difesa, giustificando il video come un gioco e sostenendo di avere seguito il trend social senza la volontà di fare del male alla figlia. Nonostante ciò, il tribunale distrettuale di Helsingborg l'ha dichiarata colpevole di molestie e l'ha condannata a pagare 20.
000 corone svedesi (circa 2 mila dollari) come risarcimento danni alla bambina. La motivazione dei giudici è stata chiara: "Registrare, umiliare un bambino e poi trasmettere il tutto a migliaia di spettatori è incredibilmente degradante".