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"Un bambino a due anni è già trans". La follia gender della scrittrice

A Piazzapulita il dibattito si è acceso sulle dichiarazioni di Valeria Fonte, che già in passato si era resa protagonista di provocazioni taglienti

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"Un bambino, a due o tre anni, è già trans". Questa l'affermazione della scrittrice Valeria Fonte durante l'ultima puntata di Piazzapulita, in onda su La7 e condotta da Corrado Formigli. Comprensibile lo stupore dei presenti davanti a questa affermazione, che nelle intenzioni della scrittrice era forse orientata a sottolineare che l'omosessualità non è qualcosa che sopraggiunge. Tuttavia, asserire che un bambino di due anni è transessuale, fa suonare inevitabilmente un campanello d'allarme.

Anche perché Fonte ha volutamente cercato la provocazione per sostenere la necessità di inserire nelle scuole i programmi gender. "Che a scuola si parli di queste cose è fondamentale", ha, infatti, aggiunto in un secondo momento la scrittrice, che non è certamente nuova a dichiarazioni provocatorie di questo tenore. Meno di un mese fa, nel pieno del pathos generato dalla scomparsa, e poi uccisione, di Giulia Cecchettin, Fonte vergava un pezzo su Vanity Fair in cui, spiegando il motivo per il quale avesse accettato l'incarico, scriveva: "Determinare che tutti gli uomini pensano come pensa un femminicida". Di provocazioni, insomma, Valeria Fonte sembra essere esperta, soprattutto perché le permettono di ottenere visibilità e di progredire nella sua carriera.

Ma la frase sui bambini che sarebbero trans già a 2 o 3 anni ha smosso ben più di qualche coscienza. "Che cosa è la teoria gender? È qualcosa che vi spaventa così profondamente che proprio non ce la fate. Inventate così tanti nemici immaginari che a un certo punto c'è da chiedervi qual è la realtà per voi", prosegue la scrittrice. Alla 25enne ospite di Formigli ha replicato Mario Adinolfi, presente in collegamento: "Come fai a dire che esistono i bambini trans a due anni? Come si fa a immaginare una vita sempre piegata alle logiche dell'ideologia e non della natura e della realtà? Ma l'hai mai visto un bambino di due anni?".

All'obiezione di Adinolfi, Fonte replica con il sorriso di scherno che ben si è imparato a conoscere da parte di questi personaggi, che servono come strumento ai talk show di una certa parte. Il suo interlocutore, tuttavia, non si è lasciato innervosire e ha proseguito nella sua risposta: "Ma come fai a raccontare questa roba senza senso? Questa sì che è assoluta follia ideologia ed è la ragione per cui in politica molte persone diventano non credibili perché seguono questo tipo di stupidate". Ma a questo punto è arrivato l'intervento di Formigli, che ha distorto il ragionamento di Adinolfi: "Mario, perdonami, ma questo tuo ragionamento porterebbe a dire che l'omosessualità è qualcosa che si può curare, come purtroppo ha detto qualche pazzo".

Intervento al quale, giustamente, Adinolfi replica sostenendo di non aver mai detto nulla del genere e dissociandosi da quanto Formigli asserisce ancora, dicendo che "qualche collega delle tue parti" vorrebbe mandare i bambini "a scuola di eterosessualità".

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