Quindi, oggi...

Conte-Elly che batosta, il lato oscuro del voto e Fedriga: quindi, oggi

Quindi, oggi...: le elezioni in Friuli Venezia Giulia, la Finlandia nella Nato e l'incontro Draghi-Mattarella

Conte-Elly che batosta, il lato oscuro del voto e Fedriga: quindi, oggi

- Non c'è molto da girarci intorno su queste elezioni in Friuli Venezia Giulia: Massimiliano Fedriga ha vinto e vinto nettamente. Punto.

- Però io un però voglio segnalarlo, perché lo faccio da tempo immemore. Se al voto va il 45% dei cittadini, peraltro in una tornata elettorale dove si decide il governo della Regione in cui si gestiscono i fondi per la Sanità, vuol dire che la democrazia ha un problema bello grosso. Ormai il tutto si sta trasformando in una oligarchia dei pochi: tutti hanno il diritto di voto, ma solo una minoranza lo esercita. Preoccupante.

- Esce la notizia dell'incontro tra Draghi e Mattarella sul Pnrr. Smentita o meno, il fatto che sia uscita proprio ora suona proprio come un avviso, neppure troppo velato, a Giorgia Meloni. Qualcuno deve pur averla fatta trapelare. E non è stato carino...

- Elly Schlein non dà la sveglia al PD. Magari è da troppo poco tempo alla guida del partito e incidere alle elezioni regionali non è semplice. Però il suo Pd ha fatto flop, c'è poco da dire.

- Più preoccupante semmai è il risultato complessivo della coalizione che Elly e Conte dovrebbero mettere su nel futuro prossimo. Le regionali non sono le politiche, però l'alleanza giallo-rossa così costituita ha raccattato il 30% di voti in meno del centrodestra. Un'enormità mastodontica.

- Altro dettaglio da tenere a mente: l'asse del Nord. Nelle regioni sopra il Po, il centrodestra ormai domina incontrastato. In Liguria, Lombardia, Veneto e Friuli è riuscito a riconfermare il proprio candidato, in alcuni casi - vedi Fedriga e Zaia - con percentuali bulgare. Qualcosa vorrà pur dire: chi governa bene viene quasi sempre premiato.

- Domani la Finlandia entra ufficialmente nella Nato. Possiamo dire senza ombra di dubbio che il famoso "allargamento a Est da evitare", più volte evocato da Putin, è andato beatamente a farsi benedire.

- Vi ricordate la paladina della sinistra, Sanna Marin, quella che "ma che brava questa leader di sinistra europea"? Ecco, ha perso pure lei le elezioni. Solita storia: quando Repubblica lo prende sotto le sue ali, ecco che il politico di turno si brucia nel giro di un amen.

- Il Terzo Polo di Calenda non supera lo sbarramento e viene battuto dai No Vax. Dico "Terzo Polo di Calenda" perché ho come il sentore che Renzi stia facendo giocare in solitaria Carletto per mandarlo a sbattere e poi rinfacciargli tutti i fallimenti.

- Nella guerra di De Laurentiis con gli Ultras del Napoli non ho dubbi alcuni: bisogna stare dalla parte del presidente.

Nel calcio comanda chi ci mette i soldi, non gli esagitati.

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