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"Lotte ragionevoli. Vandalo è chi ostacola le Ong". De Luca difende gli eco-attivisti

L'ex militante di Lotta Continua assolve gli ambientalisti d'assalto e condivide le loro bravate: "Ragionevoli e misurate sulla sensibilità attuale". Oggi - sostiene - "servono gesti espliciti"

"Lotte ragionevoli. Vandalo è chi ostacola le Ong". De Luca difende gli eco-attivisti

I teppisti, secondo Erri De Luca, sono altri. Non quei bravi ragazzi degli ambientalisti d'assalto. Piuttosto, per lo scrittore, "i vandali fanno leggi che ostacolano i salvataggi di chi sta affogando in mare". Nell'ideale lista dei buoni e dei cattivi abbozzata dal romanziere napoletano, gli attivisti contro il cambiamento climatico rientrano nella prima categoria. A differenza dei governanti. Ben vengano, dunque, le azioni dimostrative e gli imbrattamenti al Senato contro il "governo criminale": cose buone, giuste e ragionevoli. Lo ha spiegato lo stesso scalatore in un'intervista rilasciata alla Stampa.

Lotte ambientaliste, De Luca: "Sono ragiovenoli"

"Oggi su queste forme di lotta politica di Ultima Generazione mi limito a constatare che sono ragionevoli e misurate sulla sensibilità attuale così attenta alle superfici. Schizzarle di vernice lavabile suona scandaloso alle epidermidi di chi non fa niente di niente per ridurre i danni ambientali", ha osservato De Luca, ricordando di avere egli stesso manifestato in modo convinto su tematiche ritenute prioritarie. "Sono stato incriminato e assolto dal reato di istigazione. Quella causa, la lotta della Val di Susa, andava difesa in quel modo", ha commentato al riguardo l'ex militante di Lotta Continua, in riferimento alla propria battaglia contro la Tav.

"Servono gesti espliciti"

Ora, dei blitz contro i palazzi del potere e contro l'arte promossi da alcuni ambientalisti, lo scrittore condivide "gli argomenti e la necessità di promuoverli". Secondo De Luca, infatti, oggi le modalità necessarie per far sentire la propria protesta sarebbero proprio quelle dei gesti eclatanti. "Le manifestazioni in piazza sono forme consumate di testimonianza politica. Servono gesti espliciti, comunicativi e innocui. Ne stiamo discutendo perché riescono a richiamare l'attenzione della cronaca", ha spiegato sul tema lo scrittore, difendendo così l'incursione degli attivisti entrati in azione davanti a palazzo Madama.

L'attacco sul tema migranti. "Ecco i veri vandali..."

E guai a chiamarli vandali. "I vandali fanno leggi che ostacolano i salvataggi di chi sta affogando in mare. C'è un vandalismo in corso sui rincari delle bollette energetiche. Invocare manette è una forma di impotenza. Ma gioca a favore delle ragioni dei gesti simbolici", ha affermato De Luca, convinto del fatto che quelle proteste siano innanzitutto utili a smuovere la coscienza dei cittadini. "Queste forme di pubblica testimonianza non le vedo rivolte alle autorità, che sono inerti, sorde, inattuali. Sono rivolte all'opinione pubblica degli italiani, servono a smuovere coscienze, non a contrattare una diminuzione di CO2", ha ancora argomentato l'alpinista.

Sarà. A noi, piuttosto, sembra che gli italiani siano consapevoli del fatto che l'ambiente debba essere tutelato, ma siano anche infastiditi da certe forme di protesta oltranziste e ininfluenti nella perorazione di quella causa. Secondo De Luca, però, i nostri connazionali potrebbero riservare sorprese propro in tal senso. "Gli italiani sono imprevedibili.

Si sono astenuti in massa alle politiche di settembre, sta a vedere che sta covando uno schieramento ambientalista che farà saltare il banco del Casinò politico", ha concluso e preconizzato lo scrittore.

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