Cronaca giudiziaria

"Niente rapporti intimi". In sede di divorzio la sentenza va contro al marito

Secondo i giudici, la mancanza di attenzioni nei confronti della moglie "determina una ingiustificata violazione dei doveri coniugali"

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Isolazionismo affettivo e mancati rapporti intimi con la moglie, tanto basta per condannare un 37enne, in sede di divorzio dalla compagna, a pagare per intero le spese processuali. L'uomo dovrà inoltre provvedere a erogare l'assegno di mantenimento alla donna. La sentenza è stata emessa dal collegio dei giudici del tribunale di Velletri, che si è espresso in merito a un caso di separazione.

Le versioni dei coniugi

La vicenda, ricostruita da Il Messaggero, risale allo scorso 2018, quando la crisi nella coppia è arrivata a un punto tale da spingere la donna a richiedere la separazione, addebitando al coniuge la colpa della fine della loro relazione.

I due si erano sposati quattro anni prima, vale a dire nel 2014, e non avevano avuto figli. La donna, di alcuni anni più grande del marito, imputava all'uomo l'intera resposabilità di quel rapporto ormai finito. Stando alla sua versione, nel 2016, a seguito di una invalidità a lei riconosciuta, sarebbero cominciati i primi attriti. Le difficoltà incontrate in quella situazione difficile, avrebbero portato a un inesorabile deterioramento del matrimonio. La donna, nello specifico, ha tirato in causa "i continui ed ingiustificati rifiuti di intrattenere rapporti affettivi e sessuali", e "la mancanza di qualsivoglia attenzione". Ciò, a suo dire, avrebbe reso impossibile la convivenza.

Il 37enne, tuttavia, ha fornito una versione diversa. A detta sua, infatti, "il matrimonio è stato connotato da una condizione di conflittualità, a causa del comportamento ossessivo ed oppressivo" da parte della moglie, che avrebbe causato un "clima familiare teso". "I reiterati litigi", inoltre, "avevano portato ad una lenta disgregazione della vita coniugale, tanto da rendere impossibile anche l'intimità della coppia".

La decisione dei giudici

La sentenza del tribunale di Velletri è arrivata solo qualche giorno fa e, a quanto pare, è stata data ragione alla donna. Il 37enne, infatti, avrebbe dovuto mostrare affetto e passare dei momenti di intimità con la moglie. "Il comprovato e pacifico atteggiamento di chiusura e di isolazionismo del marito rispetto ai rapporti intimi e, in generale, rispetto alle reiterate richieste di affetto da parte della moglie, determina una ingiustificata violazione dei doveri coniugali, relativamente al dovere di assistenza morale, che comporta l'addebito della separazione al marito", spiegano infatti i giudici, come riportato da Il Messaggero.

Il 37enne, dunque, è tenuto a pagare l'assegno di mantenimento a quella che è ormai la sua ex moglie. Non solo. Il collegio dei giudici ha stabilito che dovrà pagare le cosiddette spese di lite, che ammontano a 7.

600 euro.

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