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Allarme rosso per la Disney: è in perdita per 460 milioni di dollari (e alza gli abbonamenti)

Il colosso americano ha perso clienti sia nei mercati nazionali che internazionali. Pronte le contromisura: aumento dei prezzi, blocco della condivisione password e nuovi piani con la pubblicità

Allarme rosso per la Disney: è in perdita per 460 milioni di dollari (e alza gli abbonamenti)

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La necessità di Robert Iger di un restyling del mondo Disney è diventata ancora più urgente dopo quanto registrato nella giornata di mercoledì. Il colosso americano del tempo libero e dell'intrattenimento ha registrato nel terzo trimestre del suo esercizio fiscale perdite nette per 460 milioni di dollari, circa 417,5 milioni di euro, a fronte di utili per 1.409 milioni di dollari (1.278,7 milioni di euro) registrati nello stesso periodo dell'anno precedente.

Il fatturato Disney tra aprile e giugno ha raggiunto i 22.330 milioni di dollari, il 3,8 per cento in più rispetto al fatturato corrispondente allo stesso intervallo dell'anno precedente. Entrando nel dettaglio dei numeri, per segmenti di attività la divisione media e intrattenimento ha registrato un calo del fatturato dell'1 per cento, a 14.004 milioni di dollari. Per quanto concerne l’unità parchi di divertimento, ricavi in rialzo del 13 per cento, a 8.326 milioni di dollari. Per quanto riguarda il servizio di streaming Disney+, persi 512 milioni di dollari nell’ultimo trimestre: le perdite totali dal 2019 a questa parte ammontano a 11 miliardi di dollari. A livello di abbonamenti, persi 11,7 milioni di abbonati in tutto il mondo.

Per quanto riguarda le previsioni, Disney ha proposto di superare l'obiettivo iniziale di registrare 5.500 milioni di dollari di risparmi, oltre a migliorare il reddito operativo direct-to-consumer di circa 1.000 milioni di dollari. Nei primi mesi d’esercizio, il colosso statunitense ha registrato un utile netto di 2.090 milioni di dollari, ma in ribasso del 30 per cento rispetto all’anno precedente.

Per aumentare i guadagni e archiviare l’allarme, Disney è pronta ad apportare tre contromisure per il suo servizio streaming: aumento dei prezzi, blocco della condivisione password e nuovi piani con la pubblicità. Soluzioni molto vicine a quelle di Netflix, dunque. A livello di prezzi, l’obiettivo è quello di espandere in Europa e Canada quanto già previsto negli States: 7,99 dollari per Disney+ con la pubblicità e 13,99 dollari (prima era 10,99) senza pubblicità. Altri rialzi riguardano servizi prettamente a stelle e strisce: aumentati i prezzi di Hulu, ESPN+ e di alcuni pacchetti bundle delle piattaforme in abbonamento.

Per l’Italia, Disney+ è pronta a lanciare il piano di abbonamento con spot pubblicitari a partire dal 1° novembre.

"L'introduzione del piano con pubblicità segna la prossima evoluzione di Disney+ in Italia, in quanto offriamo una scelta più ampia ai nostri clienti e ai nostri partner pubblicitari di livello mondiale", le parole di Jan Koeppen, President of The Walt Disney Company EMEA: "Disney+ continua a distinguersi nell'attuale panorama dello streaming offrendo un valore ineguagliabile, serie televisive esclusive e film di successo all'interno di un'esperienza semplice e senza confini".

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