Alzheimer, quali sono i sintomi fisici che possono segnare l'inizio della malattia

Scopriamo insieme quali sono i campanelli d’allarme che caratterizzano l’Alzheimer, la prima causa di demenza a livello mondiale

Alzheimer, quali sono i sintomi fisici che possono segnare l'inizio della malattia
00:00 00:00

La malattia di Alzheimer è una forma di demenza che colpisce le funzioni cognitive di un individuo.

È una malattia il cui declino è graduale e lento. Si caratterizza per una degenerazione del tessuto cerebrale dovuta ad una proteina anomala chiamata beta-amiloide che si accumula e sedimenta nei grovigli neurofibrillari.

Ad essere colpite maggiormente da essa sono le donne rispetto agli uomini. Tranne in casi rari e precoci la malattia si riscontra a partire dai ai 65 anni. in casi rari e precoci già a 50 anni. A livello mondiale risulta essere la prima causa di demenza (circa il 60% di tutti i casi). Non è assolutamente una malattia ereditaria come si pensa comunemente.

Purtroppo non esiste una cura specifica per arrestare il decorso di questa malattia. Nel maggior parte di casi viene trattata con dei farmaci che servono ad inibire i sintomi e la rallentare la progressione. Vi sono dei sintomi precoci di questa malattia che però spesso non sono facili da ricondurre ad essa.

Scopriamo insieme quali sono quelli più diffusi e frequenti nei casi di Alzheimer:

- difficoltà di memoria: si fa fatica di codificare i ricordi, non tanto quelli vecchi quanto quelli nuovi. È come se ad essere improvvisamente compromessa è la memoria episodica e non si riesce e trovare un posto nella memoria a ciò che avviene e che diventerà parte dei ricordi da immagazzinare in futuro;

- problemi di linguaggio: una difficoltà tipica di questa malattia in stato iniziale è quella di non riuscire a trovare la parola giusta per denominare una cosa, un luogo, una persona. Si fa faticare a ricordare i nomi precisi di determinate persone;

- stanchezza cronica: senso di spossatezza generale che spinge a non portare al termine le normali attività e i compiti quotidiani;

- sovraccarico di stress e irritabilità: durante la giornata si tende a subire sbalzi d’umore repentini e minore tolleranza di situazioni ed eventi stressanti dovuti ad attività da compiere o imprevisti nel quotidiano;

- perdita di interesse generale: ciò che prima destava entusiasmo e che risultava motivante non ci fa alcun effetto all’improvviso e senza una ragione;

- disorientamento spazio-temporale: si tende a non riuscire a capire in quale stagione ci si trova, qual è la data odierna.

Si vivono momenti in cui non si riesce a percepire con esattezza dove ci si trovi e come mai si è arrivati in quel determinato luogo e perché;

- problemi alla vista: non si riconoscono le lettere, si fa fatica a leggere e a denominare con esattezza i colori. Lo stesso vale nella percezione della distanza da un luogo all’ altro.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica