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Svegliarsi improvvisamente la notte: perché accade sempre alla stessa ora?

Chi soffre di insonnia tende a risvegliarsi la notte intorno alle tre. Scopriamo perché si verifica questa abitudine che influenza la qualità del sonno

Svegliarsi improvvisamente la notte: perché accade sempre alla stessa ora?

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Studi scientifici accurati hanno dimostrato che chi soffre di insonnia tende a svegliarsi di notte sempre alla stessa ora.

La chiamano “l’ora del Diavolo” ed è la fascia oraria compresa tra le due e le tre di mattino tipica di chi soffre di insonnia. Numerose sono le persone che dichiarano di risvegliarsi in questo periodo della notte.

Il significato del risveglio alle tre di notte

I risvegli di questo tipo sono tipici dell’insonnia e si registrano per circa tre o più notti durante l’arco di una settimana. Nella cultura anglosassone le tre del mattino sono note come “l’ora delle streghe”, momento della notte che nel folclore si associa al verificarsi di eventi soprannaturali.

Invece la medicina antica cinese considera il svegliarsi proprio in questa fascia oraria come un sintomo di problemi fisici da non sottovalutare. In particolare secondo l’orologio energetico cinese i risvegli notturni tipici di questa fascia oraria sono il segnale che si soffre di problemi al fegato o si ha difficoltà di respirazione o problemi legati al sistema nervoso che non consentono all’organismo di rilassarsi a pieno.

Questi risvegli notturni possono compromettere la qualità del sonno delle persone che la mattina rischiano di svegliarsi più stanche di prima, irritabili, con scarso livello di attenzione e concentrazione che si ripercuotono sull’andamento della giornata e sulla performance lavorativa.

Perché ci si sveglia alle tre di notte

Le cause che stanno alla base di questo fenomeno possono essere molteplici. Prima di tutto può incidere la routine che si ha prima di andare a letto. Il consiglio è quello di evitare di stare davanti ai dispositivi elettronici come tablet e smartphone che con la loro luce blu tendono a risvegliare il cervello che fa fatica a rilassarsi quando si va a letto.

Come influisce l'orario in cui si cena

Anche l’orario in cui si cena può facilitare questi risvegli perché il corpo risvegliandosi segnala all’organismo che sono finite le scorte di energia. Quando infatti si riducono i livelli di zucchero nel sangue il cervello aumenta la produzione di cortisolo che serve per far ripartire al meglio il metabolismo. Ne consegue che si percepisce immancabilmente il senso di fame che ci induce a risvegliarci. Questo avviene soprattutto se si mangia troppo presto la sera. L’ideale è mangiare due ore prima di andare a letto. Un consiglio è di evitare di bere caffè la sera: l’ultima tazzina di caffè è bene berla almeno otto ore prima di coricarsi.

Le cause come stress e preoccupazione

Se si sta vivendo un periodo di stress svegliarsi nel cuore della notte è uno dei segnali che qualcosa turba e minaccia la propria serenità. Lo stress tende a stimolare la produzione da parte del cervello del cortisolo e dell’adrenalina che si manifesta sotto forma di battito cardiaco accelerato, vertigini, ansia, stati depressivi. ìI livelli di cortisolo aumentano soprattutto tra le due e tre del mattino quando il sistema nervoso si riattiva e complice la notte ci si concentra sulle proprie preoccupazioni rendendo ancora più difficile l’impresa di riaddormentarsi.

L'importanza del ritmo sonno-sveglia

Il nostro ritmo sonno- veglia è inoltre sottoposto a dei condizionamenti. Se si comincia a risvegliarsi intorno alle due o tre del mattino, regolarmente si tenderà a ripetere questa abitudine.

Questa è la fascia oraria in cui la temperatura corporea aumenta e di conseguenza la fase del sonno si fa più leggera. Durante la fascia d’età over 60 l’abitudine dei risvegli notturni diventa una costante perché la qualità del sonno muta e di conseguenza è normale che il sonno diventi più leggero.

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