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Addio ad Harry Markowitz, Nobel per l’economia nel 1990

Nato a Chicago nel 1927, ha vinto insieme a Merton Miller e William Sharpe il Nobel per l’economia nel 1990 grazie ai contributi nell’ambito dell’economia finanziaria. Con la teoria del portafoglio, Harry Markowitz ha aperto una finestra sul rapporto tra rischio e rendimento

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È deceduto a Santa Monica Harry Markowitz, economista che lascia una pesante eredità con i suoi studi relativi al modo in cui è opportuno acquistare azioni, ossia tracciando paralleli tra il rischio e il rendimento dei titoli.

Considerato un pioniere, è stato insignito del Premio Nobel – insieme a Merton Miller e a William Sharpe – nel 1990, ma il suo personale palmares è popolato di altri riconoscimenti che hanno fatto da preludio al più ambito dei blasoni.

Nato a Chicago nel 1927, si è laureato in economia per poi diventare professore alla Wharton School di Philadelphia, sedendo in seguito alla cattedra dell’University of California (Los Angeles) e presso la Rutgers University di News Brunswik (New Jersey). Prima di ritirarsi ha insegnato economia e finanza al Baruch College di New York.

Markowitz e il Nobel per l’economia

L’economista è considerato uno dei padri putativi dell’economia finanziaria e, con quella che viene chiamata Teoria di Markowitz, ha creato un teorema utile a chi vuole costruire un portafoglio azionario ponderato che conti su titoli capaci di ridurre il rischio e massimizzare il rendimento.

La Teoria vuole che, per costruire un portafoglio azionario resiliente, ci debba essere una relazione tra i titoli acquistati perché occorre tenere conto del rischio, che è da calcolare considerando le variazioni dei rendimenti totali e, parallelamente, delle aspettative di rendimento, ossia le ambizioni di profitto di ogni singolo investitore sempre in rapporto alla totalità di titoli di cui è in possesso.

Gli studi

La teoria che gli è valsa il Nobel è frutto di studi pluridecennali iniziati negli anni Cinquanta e progrediti poi nel corso degli anni fino a diventare un teorema che ha destato l’interesse delle comunità scientifiche ed economiche, tanto da essere premiata con il John von Neumann Theory Prize, riconoscimento assegnato a chi dà contributi di rilievo alla ricerca operativa e alle scienze manageriali.

Oltre a essere un’economista affermato, Markowitz è considerato un amante dello studio e dell’apporto che questo può dare alla società tutta ed è anche per questo motivo che, nel 2017, ha donato una cifra vicina ai 4 milioni di dollari per garantire il sostengo allo studio dei giovani.

La morte è avvenuta il 22 giugno in seguito a una polmonite aggravata da una sepsi.

La notizia del decesso è stata data durante le ultime ore dalla sua assistente Mary McDonald.

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