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Crack per il colosso cinese Evergrande: ora l'economia globale teme l'effetto contagio

China Evergrande nel 2021 ha dichiarato di avere debiti per 300 miliardi di dollari e ora ha presentato istanza di fallimento. Paura anche per l'altro colosso Country Garden

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Il settore immobiliare, ma non solo, ora trema. China Evergrande, il promotore immobiliare cinese più indebitato al mondo e diventato il simbolo della crisi del settore nel Dragone, ha presentato istanza di fallimento e chiesto la protezione dai creditori in un tribunale a Manhattan. Ha invocato l'ex capitolo 15 del codice fallimentare Usa, un istituto che tutela le società non statunitensi in fase di ristrutturazione dai creditori che sperano di farle causa o di bloccarle beni negli Stati Uniti.

Il passo compiuto da China Evergrande, che spera in questo modo di limitare i danni, rischia di riverberarsi su scala mondiale. La crisi è cominciata nel 2021 e non si esclude che possa aver giocato un ruolo anche la pandemia. China Evergrande in quel periodo ha dichiarato di avere problemi finanziari e debiti per 300 miliardi di dollari. La decisione di invocare l'ex capitolo 15 a Manhattan è arrivata a sorpresa e ha stupito anche gli stessi investitori, perché il gruppo aveva annunciato il rinvio della riunione dei creditori sulla ristrutturazione del debito offshore dal 23 al 28 agosto prossimi. Sembrava che il gruppo volesse prendere tempo per preparare meglio i negoziati e per permettere agli investitori di valutare le proposte di vendita di azioni della controllata di veicoli elettrici quotata a Hong Kong, China Evergrande New Energy Vehicle Group (-8% a Hong Kong), a NWTN (Zhejiang) Automobile, società di prodotti per la mobilità con sede a Dubai e quotata al Nasdaq.

Da tempo, proprio per il livello di indebitamento del colosso cinese, ci sono crescenti timori relativi al fatto che i problemi nel settore immobiliare cinese possano diffondersi ad altre parti dell'economia del Paese, mentre rallenta la crescita del Pil. Un effetto domino che dalla Cina si trasmetterebbe di fatto a tutti quei Paesi che hanno canali commerciali ed economici aperti col Dragone. Ora che China Evergrande ha dichiarato la bancarotta, si teme per un altro colosso del settore, Country Garden, un tempo seconda realtà immobiliare del Paese. Anche per questo gruppo i problemi sono cominciati nel 2021 a causa del forte indebitamento. Il simultaneo indebitamento di China Evergrande e Country Garden, oltre che di altre realtà più piccole, ha mandato in crisi il settore immobiliare della Repubblica popolare. Anche le preoccupazioni su Country Garden sono concrete: lunedì scorso non è stato in grado di rimborsare due rate di interessi sui prestiti e rischia formalmente il default a settembre se non paga. Anche per queste due grandi incognite, ora l'obiettivo di crescere del 5% si è fatto più complesso per la Cina e questo diventa di fatto un enorme problema, perché mancherebbero le garanzie di sussistenza per chi si interfaccia col mondo del lavoro.

E, di conseguenza, diventa un problema per il resto del mondo.

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