Borsa e mercati

Pattern dell'"uomo impiccato" in Borsa: il toro scalpita

Quella di venerdì è stata la barra dell’"uomo impiccato", il significato è chiaro: non è finita qui, ci sono solo compratori e non venditori

Pattern dell'"uomo impiccato" in Borsa: il toro scalpita

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Quella di venerdì è stata la barra dell’uomo impiccato, anche se tradizionalmente nella pubblicistica sull’analisi tecnica viene variamente definita: barra di espansione del nostro indice e poi barrettina impiccata in alto vicino ai massimi. Il significato è chiaro: non è finita qui, ci sono solo compratori e non venditori.

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Vediamo le novità sul mercato italiano.

AMPLIFON: siamo usciti a target con il portafoglio breakout, lo segnalo qui perché so che agli aficionados piace il mercato italiano (in realtà con il breakout dovrebbero comprare anche l’estero ma tant’è …).

FERRARI: sempre buona

TECHNOGYM: bella tecnicamente e fondamentalmente ma mancano i volumi

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ZIGNAGO VETRO: ci piacerebbe comprarla a cavallo dei 15.50 durante un ritracciamento, ci sembra che il minitrend al rialzo sia infatti già finito. Sono usciti i dati del primo semestre e sono allucinanti in positivo. Se fino a poco tempo fa avevamo scritto che era vicina al fair price ora possiamo tranquillamente scrivere che ci aspettiamo ulteriore crescita e che crescita.

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Riportiamo il comunicato dell’azienda dove al di là dei soliti bla bla bla della narrativa aziendale che abbiamo provveduto a cancellare rimangono dati che parlano da soli: “Nei primi sei mesi dell'anno (gennaio - giugno 2023) le performance del Gruppo hanno continuato a migliorare, con una ulteriore crescita dei ricavi (384,8 milioni di euro, +28,4% rispetto al primo semestre 2022, di cui € 122,7 mln, pari al 31,9%, dall'estero), EBITDA (120,4 milioni, +87,8% e pari al 31,3% dei ricavi) e utile netto (74,6 milioni, +140,1% e pari al 19,4% dei ricavi).

La generazione di cassa, prima degli investimenti, è pari a 102,6 milioni di euro (€ 48,3 mln nel H1 2022), mentre l’indebitamento finanziario netto è calato a 261,2 milioni (€ 288,7 mln al 30 giugno 2022, -8%), dopo esborsi per investimenti per 29 milioni di euro e per dividendi per 53,3 milioni di euro.

Dopo il forte incremento che ha caratterizzato il 2022, nel primo semestre 2023 la domanda di contenitori in vetro per Bevande e Alimenti è apparsa sostenuta nella prima parte del periodo, mentre è andata normalizzandosi nel corso del secondo trimestre. Ciò ha consentito alle società del Gruppo la ricostituzione delle scorte di magazzino, che a fine 2022 avevano toccato livelli bassissimi. Nei mercati mondiali della Cosmetica e Profumeria la domanda è rimasta forte generalmente in tutti i segmenti, e in particolare quella relativa ai principali marchi di cosmetica e alla profumeria Premium, spinta sia da un fenomeno di innalzamento qualitativo negli USA, sia dalla crescita del mercato cinese.

Tale andamento si iscrive all’interno delle normali oscillazioni di breve periodo che caratterizzano il mercato dei contenitori in vetro, il quale, peraltro, continua a dimostrare grande solidità, mentre restano assolutamente inalterate le sue caratteristiche di crescita di medio-lungo periodo e le prospettive di espansione dell’utilizzo del vetro quale materiale da imballaggio sempre più apprezzato, sia da parte degli utilizzatori che dei consumatori. Questo fatto è dimostrazione della sempre maggiore attenzione e gradimento di cui gode il materiale, quale eccellente forma di imballaggio, dalle caratteristiche uniche di salubrità, inviolabilità, conservazione, riciclabilità e sostenibilità. Sulla base delle evidenze e delle informazioni disponibili, nei prossimi mesi si assisterà ad un graduale ritorno alla normalizzazione nei ritiri di contenitori per Bevande ed Alimenti da parte degli operatori, anche per necessità del sistema retail di ricostituire le scorte, mentre il mercato dei contenitori per Cosmetica e Profumeria si manterrà dinamico, con domanda su buoni livelli, guidata dal segmento Premium e dai prodotti di marca.

Rimaniamo confidenti nella solidità e nelle positive prospettive di medio-lungo periodo del mercato dei contenitori in vetro, confermando il consolidato trend storico. Appare inoltre sempre più probabile per il secondo semestre uno scenario di progressiva normalizzazione del costo di buona parte dei fattori produttivi, in particolare delle energie, mentre quello delle materie prime, ancora elevato, specialmente il rottame, dovrebbe presentare nei prossimi mesi segnali di riduzione. Le prospettive di marginalità del secondo semestre saranno dunque influenzate dall’andamento di tutti questi fattori e permangono inalterate e positive”.

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