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Il Genoa, club più antico d'Italia, punta al ritorno in A

Il Genoa Cricket and Football Club, la squadra più antica d'Italia, nasce nel lontano 1893. Nella sua bacheca può vantare ben nove scudetti. Guidato da Alberto Gilardino quest'anno vuole tornare in Serie A

Il Genoa, club più antico d'Italia, punta al ritorno in A


Il campionato di Serie B ci sta regalando parecchie emozioni e alcune conferme. Fra queste, dopo quella del Frosinone, attuale capolista a 42 punti, è giusto evidenziare il buon andamento di una società gloriosa che rappresenta una città importante a livello nazionale e non solo. Stiamo parlando del Genoa Cricket and Football Club, la squadra più antica d'Italia, fondato nel 1893, attualmente seconda in classifica a 36 punti. Partita per vincere il campionato e tornare subito in A, ha trovato delle difficoltà tanto che il tecnico Blessin è stato sostituito in corsa con Alberto Gilardino, campione del mondo con la maglia azzurra nel 2006. Il bomber Massimo Coda, ingaggiato la scorsa estate dal Lecce, sembrava sul punto di partenza ma dopo la rete rifilata al Venezia nell'ultimo posticipo serale è tornato a essere un punto fermo nell'economia del reparto avanzato rossoblu. E il popolo genoano intanto gongola sognando di poter di nuovo calcare, fra pochi mesi, i campi della Serie A.

La nascita e i nove scudetti


Andiamo a ripercorrere la storia di questo importante club, uno dei più blasonati d'Italia visto che si può fregiare di ben 9 scudetti conquistati tra il 1898 - il primo in assoluto nella storia del calcio italiano - e il 1923-1924. Questi successi valsero al Genoa la definizione di prima grande del calcio nazionale, ruolo esercitato fino all'anteguerra, e fecero sì che per i suoi primi sessant'anni il club s'imponesse come la squadra italiana più titolata, da sola o in condivisione, prima di essere superata dalla Juventus sul finire del secondo dopoguerra e, nei decenni successivi, dalle sole Inter e Milan. Nel suo palmarès figurano anche una Coppa Italia e 6 campionati di Serie B. Nel 2011 il Genoa è stato inserito nell'"International Bureau of Cultural Capitals" (una sorta di patrimonio sportivo storico dell'umanità, in linea con quello dell'Unesco) sotto richiesta del presidente Xavier Tudela. Nel 2013, invece, è stato ammesso nel "Club of Pioneers", associazione che raggruppa i club di calcio più antichi del mondo.


Colori e simbolo

Il rosso e il blu sono i colori ufficiali della maglia del Genoa. Nell'anno di fondazione, in realtà, furono adottate delle casacche bianche mentre in un secondo momento di colore bianco e blu a righe verticali. Solo nel 1901 si imposero il rosso granata e il blu scuro: a proporre la nuova maglia, da qui in avanti quella definitiva, fu il calciatore Paolo Rossi insieme ai soci Giovanni Bocciardo ed Edoardo Pasteur. Il simbolo del Grifone, invece, è quello che si trova sullo stemma della città di Genova, sormontato dalla croce di San Giorgio.

Lo stadio


Il Genoa iniziò a disputare le prime gare in una struttura messa a disposizione da due industriali scozzesi proprietari di una fabbrica situata nella piazza d'Armi del Campasso. I rossoblu ebbero così il loro primo campo da gioco che però dopo tre anni abbandonarono per il Campo Sportivo di Ponte Carrega, dove verrà disputato il primo incontro ufficialmente documentato della storia del calcio in Italia, il 6 gennaio 1898. Nel 1907 il Ponte Carrega viene scelto per ospitare un enorme gasometro, di conseguenza la dirigenza genoana acquista un'area nella zona di San Gottardo: l'inaugurazione avviene l'8 dicembre del 1907. L'impianto di San Gottardo si dimostra inadeguato soprattutto per la limitata capienza delle tribune e l'eccessiva lontananza dal centro cittadino.
Il 1º luglio 1910 il socio Musso Piantelli propone di allestire il campo in un suo terreno di Marassi, accanto alla propria villa, lo stadio viene inaugurato il 22 gennaio 1911 in occasione della partita tra Genoa e Inter. Il 1º gennaio 1933, durante la festa per il quarantennale del Genoa, lo stadio viene intitolato a Luigi Ferraris, storico capitano della squadra genovese caduto durante la Prima guerra mondiale. In occasione del Mondiale 1990 lo stadio viene demolito e ricostruito: per consentire al Genoa e alla Sampdoria di continuare a giocare le partite casalinghe, i lavori vengono eseguiti "per singoli settori" e durano più di due anni.

Genoa 1990-91
Il Genoa 1990-91 (Wikipedia)

Dopo i fasti dei primi decenni di storia e i nove scudetti conquistati, una delle migliori del Genoa è stata sicuramente quella 1990-91 (foto sopra), quando la squadra allenata da Osvaldo Bagnoli raggiunse un ottimo quarto posto e poté così partecipare l'anno seguente alla Coppa Uefa, venendo poi sconfitta in semifinale dagli olandesti dell'Ajax.

Il bomber Massimo Coda

L'uomo del momento è sicuramente Massimo Coda, giunto all'ombra della Lanterna proveniente dal Lecce. Debutta l'8 agosto, andando in gol su calcio di rigore nella partita interna vinta per 3-2 contro il Benevento, in Coppa Italia. Il 3 settembre segna la prima rete in campionato, sempre su calcio di rigore, nel pareggio casalingo col Parma per 3-3. Il 22 ottobre, nella partita in trasferta contro la Ternana, realizza la sua prima doppietta con la maglia del Genoa, regalando alla sua squadra il primo posto in classifica in coabitazione con il Frosinone. E nel posticipo di lunedi scorso con il Venezia, l'attaccante, originario di Cava dei Tirreni ha segnato il gol che ha regalato ai rossoblù una vittoria importante, che ha permesso loro di acciuffare il secondo posto a 36 punti , seppur in coabitazione con la Reggina.

Un mister campione del mondo


Grande merito di questo Genoa con il vento in poppa va all'attuale tecnico Alberto Gilardino, che a dicembre dello scorso anno è stato promosso a tecnico della prima squadra in sostituzione di Alexander Blessin che aveva lasciato la squadra quinta in classifica con 23 punti dopo 15 partite. All'esordio soli due giorni dopo i rossoblu si impongono sul Südtirol per 2-0. Il 3 gennaio 2023 Gilardino viene confermato alla guida del club fino al termine della stagione, dopo aver raccolto 10 punti su 12 nelle sue prime quattro partite. Un ruolino di marcia più che positivo, con la squadra rossoblù seconda ad insidiare la capolista Frosinone.

Tifoseria calda e passionale


Il Genoa storicamente è sostenuto da una tifoseria numerosa e calda che raggiunge il culmine nella Gradinata Nord, nella quale si posizionano i principali gruppi ultras: "Via Armenia 5r" (ex "Ottavio Barbieri"), "I Caruggi", "Levante Rossoblu", "Nucleo 1893", "Up the Scarves". Presenti anche altri gruppi in Gradinata Nord, tra i quali “GAV 2003” (Gruppo Andrea Verrina), "Gruppo Meroni", “SetteSettembre", "Collettivo Rossoblu" e da inizio campionato 2017 anche “Figgi dö Zena”.

La stortica rivalità con la Sampdoria


È soprattutto con i "cugini" blucerchiati della Sampdoria la rivalità maggiore del Genoa. Le due compagini danno vita al derby della Lanterna, considerato uno dei più sentiti al mondo. Lo scorso anno i blucerchiati celebrarono il "funerale" del Genoa, appena retrocesso in B, mentre quest'anno sono i cugini rossoblù a gioire per la Sampdoria nei bassifondi della classifica di Serie A.

Visto che il Genoa sta andando a gonfie vele, specie con la "cura Gilardino", i tifosi rossoblù sognano la conquista della massima serie, magari dando il cambio di categoria ai cugini blucerchiati.

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