Calcio

Il gesto di Lukaku dopo il gol che ha fatto il giro del mondo, ecco cosa vuol dire

Con quel gesto, l'attaccante della Roma ha voluto denunciare ciò che sta accadendo nella Repubblica Democratica del Congo, nazione di cui è originaria la sua famiglia

Il gesto di Lukaku dopo il gol che ha fatto il giro del mondo, ecco cosa vuol dire

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A nessuno è sfuggita la singolare esultanza di Romelu Lukaku dopo il gol del pareggio messo a segno nell'incontro di Europa League che la Roma ha disputato a Rotterdam nella serata di ieri, giovedì 15 febbraio: a spiegare le motivazioni alla base di quel gesto è lo stesso attaccante belga, che ha caricato lo scatto che lo vede protagonista sul proprio profilo personale Instagram.

"Free Congo DR. Stop the genocide", ha scritto il centravanti giallorosso in calce alla foto. Un'esultanza, quella fatta al minuto 67 del match da Lukaku subito dopo la rete dell'1-1 con gli olandesi, che ricorda quella la posa che i calciatori della Repubblica Democratica del Congo avevano assunto durante l'esecuzione dell'inno del proprio Paese durante la recente ultima edizione della Coppa d'Africa. Paese di cui è originaria la famiglia del giocatore, nonostante il fatto che lo stesso sia nato in Belgio e che in nazionale difenda i colori dei "diavoli rossi".

Dopo il gol con cui ha superato l'estremo difensore tedesco del Feyenoord Timon Wellenreuther, Romelu Lukaku ha utilizzato la mano sinistra per coprirsi la bocca, mentre la destra, con le dita disposte a simulare l'aspetto di una pistola, veniva portata all'altezza della tempia. Un gesto silenzioso che racchiude un senso profondo, ovvero la denuncia delle atrocità che si stanno verificando nella Repubblica Democratica del Congo. Un modo per sensibilizzare l'opinione pubblica su un tema di cui si parla troppo poco, dato che il Paese è da anni dilaniato da una vera e propria guerra civile con scontri quotidiani che si sono fatti sempre più terribili e cruenti negli ultimi due mesi e che vedono contrapposte da un lato le forze armate governative e dall'altro il gruppo delle milizie ribelli dell'M23.

Il calciatore giallorosso ha affidato ai social il significato della sua misteriosa esultanza, parlando unicamente del match e del suo ritorno al gol dopo una lunga astinenza durante le interviste post-partita. "Ultimamente è stato un periodo un po' difficile", ha ammesso Lukaku negli spogliatoi, "quando un attaccante non segna per un po' di tempo, è sempre complicato". "Però ho continuato a lavorare, a fare le cose che il mister mi chiede, a creare spazio in profondità per Dybala e Pellegrini", ha aggiunto, "e oggi sono stato anche un po' fortunato, perché l'ho colpita male, devo essere onesto, però alla fine è arrivato il gol". Per quanto riguarda il suo futuro, invece, Lukaku ha preferito non sbottonarsi. "Ora sono focalizzato solo sul club, non voglio parlare del futuro perché non ha senso.

Io devo solo aiutare la squadra a vincere, poi vedremo a fine stagione", ha concluso.

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