Inzaghi nel mirino: “Bravi lo stesso”, ma il futuro è un’incognita dopo il crollo in finale

Serata da incubo per l’Inter: travolta 5-0 dal Psg in finale di Champions. Inzaghi frastornato, Marotta prende tempo, i tifosi sotto shock. È la fine di un ciclo o solo l’inizio della crisi?

Inzaghi nel mirino: “Bravi lo stesso”, ma il futuro è un’incognita dopo il crollo in finale
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Nel giorno in cui è scomparso il presidente dei record, l’Inter ha fatto un primato, ma dalla parte sbagliata. Praticamente una serata da incubo: mai nessuno aveva perso prendendo cinque gol di scarto una finale di Champions, e il fatto poi è che le reti del Psg potevano essere anche di più. Ci saranno tante scuse per questo, ma non una cosa del genere resta inconcepibile: da zero tituli a zero assoluto, era meglio la prima opzione.

Simone Inzaghi si presenta in conferenza stampa frastornato: deve spiegare alle migliaia di tifosi che si sono fatti il viaggio fino a Monaco per vedere una partita che non c’è stata (o a quelli che hanno pagato per stare davanti a u megaschermo a San Siro), cosa sia mai successo. La sua Inter, in quattro anni, è sempre uscita a testa alta dal campo. Nel momento più bello invece, si voleva sotterrare. “Non è una serata così che cancella i meriti di Inzaghi, ci vedremo come stabilito, però lui ha un contratto con noi”, dice in Tv Giuseppe Marotta mentre il plotone dei giornalisti aspetta il tecnico per sapere perché: ma davvero?

Si dice che in un menù non bisogna sbagliare il dessert, e il tecnico nerazzurro ne è consapevole: “Non è stata la mia Inter, ma sono orgoglioso dei ragazzi per quanto abbiamo fatto in tutto il percorso che non può essere cancellato. Abbiamo approcciato male la gara e poi ci siamo allungati dando loro una mano. Zero titoli? Sì, vero. ma bravissimi lo stesso: ho detto ai miei giocatori di uscire da qui a testa alta. La mia ultima partita con l’Inter? Vedremo con la società nei prossimi giorni, stasera c’è troppa amarezza per parlare di una cosa del genere. Ringrazio tutti i dirigenti, a partire dal nostro presidente, perché ci sono stati vicini anche in una serata come questa”.

E poi: “Dalle sconfitte così bisogna uscirne più forti: il Psg ha meritato, noi eravamo più stanchi e abbiamo ampiamente meritato la sconfitta. Abbiamo dato tutto in queste 58 partite per arrivare fino a qui, e per parlare del futuro di Inzaghi c’è troppa amarezza. Partirò per il Mondiale per club? Non è il momento di parlarne.

Raccogliere i cocci? Abbiamo una società alle spalle che ha già fatto due acquisti e sa che ne deve fare altri”. E alla fine il punto, insomma, sta tutto qui: forse è questa la spiegazione di Inzaghi. Ai tifosi, alla società e forse ai soldoni dell’Arabia.

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