Calcio

Juve, il colpo è Alcaraz. Chi è l’estroso centrocampista classe 2002

Il mercato del club bianconero si è concluso con l’arrivo del promettente centrocampista argentino di proprietà del Southampton attraverso la formula del prestito con diritto di riscatto. Ecco chi è l’omonimo del tennista spagnolo originario di La Plata

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Si chiama come il più famoso tennista ma le origini e lo sport sono totalmente diversi: Carlos Alcaraz, nato a La Plata il 30 novembre 2022 è un nuovo giocatore della Juventus. Il club bianconero che poco ha mosso in questa sessione invernale di mercato si è assicurata la firma del promettente centrocampista argentino di proprietà del Southampton, club che milita attualmente in Championship (la Serie B inglese).

Il giovane centrocampista offensivo, talento innato col pallone fra i piedi, dotato di un destro elegante e con due polmoni da corridore, è arrivato sotto la Mole con la formula del prestito oneroso per circa 3,8 milioni di euro con un diritto di riscatto – senza obbligo – per una cifra che si aggira intorno ai 50 milioni di euro. Il giocatore è attualmente legato al club inglese con un contratto fino al 2028.

L’estroso centrocampista è cresciuto nel settore giovanile del Racing Club, dove ha debuttato in prima squadra il 26 gennaio 202 nel pareggio contro l’Atletico Tucuman. La prima rete arriva poco dopo, il 16 marzo, quando decide al 97’ la sfida di Copa de la Superliga vinta per 4-3 contro l’Aldovisi. Il biennio in Argentina si chiude, per lui, con 4 reti in 38 presenza e con la vittoria, nel 2022, del Trofeo de Campeones de la Liga Profesional. Il 9 gennaio 2023 viene acquistato dal Southampton per 14 milioni di euro, il suo esordio arriva giusto cinque giorni dopo nella sfida contro l’Everton e, appena un mese più tardi, realizza il suo primo gol in Premier League contro il Wolverhampton. La prima parte dell’esperienza Oltremanica si conclude con 4 gol in 18 apparizioni, inutili ai fini della salvezza finale del club. Durante questa stagione, Alcaraz ha messo già a segno 3 reti in 23 presenze, oggi per lui arriva la chiamata di una grande squadra, con la possibilità, in sei mesi, di conquistarsi un trasferimento definitivo in Italia.

Il breve identikit sulle skills dell’argentino ci dicono che oltre al destro delizioso e a due polmoni da maratoneta, costituiscono punti di forza anche uno spirito da lottatore e delle gambe esplosive. La scelta della Juve è stata improntata sul futuro, scegliendo un prospetto interessante e che ha dimostrato di essere capace di aver affinato quelle caratteristiche che gli sono valse la chiamata di un top club. Dipinto come un talento puro dai media argentini – che tanto hanno celebrato la chiamata da parte di Scaloni in nazionale maggiore -, Alcaraz ha unito fin da ragazzo la sua personale storia fatta di povertà, sofferenza e sacrifici. Il sogno, divenuto realtà, di diventare calciatore “per vincere e guadagnare tanti da permettere a mia madre di non lavorare più”, perché, come lo stesso Carlos ha più volte avuto modo di ripetere, vi è una immagine fissa nella sua testa: “Ho visto mia madre alzarsi alle 5 ogni mattina per anni, tornare a casa piegata dal dolore dopo una giornata di lavoro e avere ancora la forza per darci da mangiare”.

E anche se Carlitos – come la madre lo chiama affettuosamente – non è diventato un musicista – come lei sperava – ha lo stesso avuto la forza di realizzare il suo sogno. Un sogno che lascia ben sperare – e sognare – i tifosi juventini, per tanti motivi. Anzitutto il soprannome datogli dalla madre, Carlitos – anche se ai più è conosciuto come “Charly” – che alla mente dei bianconeri fa venire in mente il connazionale Tevez; secondariamente l’omonimia con il più famoso tennista, che di talento ne ha da vendere me, soprattutto, l’esultanza. Perché Carlos, durante la sfida dello scorso anno in Premier League contro l’Arsenal, dopo aver realizzato in uno stracolmo Emirates Stadium la rete dell’1-0 dopo soli sessanta secondi, ha esultato come Cristiano Ronaldo, uno che dalle parti di Torino è più che semplicemente amato.

Gli elementi per divertire e per sognare ci sono tutti.

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