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Lazio-Juventus, le pagelle: buona la prima di Tudor, Juve rinunciataria

La Lazio domina il possesso, fatica a creare occasioni chiare da gol ma passa nel recupero su una delle poche disattenzioni della retroguardia bianconera. L'undici di Allegri, però, combina davvero poco all'Olimpico

Lazio-Juventus, le pagelle: buona la prima di Tudor, Juve rinunciataria
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Il big match del Sabato Santo vede la prima delle tre sfide che, in meno di un mese, vedranno la Juventus affrontare la Lazio nelle semifinali della Coppa Italia. Riflettori ovviamente puntati sul debutto in panchina dell’erede di Maurizio Sarri, l’ex juventino Igor Tudor, due volte ex, visto che è stato allenatore in seconda con Andrea Pirlo. Vediamo quindi come si sono comportati i protagonisti di due squadre in cerca d’identità.

LAZIO (3-4-2-1)

Christos Mandas 6,5 – Primo tempo di tutto riposo, tranne il tiro di Chiesa al 40’. Chiamato in causa più spesso nella ripresa, dove si conferma solido.

Mario Gila 6 – Non una prestazione impressionante ma nel primo tempo ha sbagliato poco o niente. Parecchi problemi di più nella ripresa, dove tenta qualche puntata in avanti.

Alessio Romagnoli 6,5 – Ormai è una sicurezza per il reparto: pur senza esser costretto agli straordinari, porta tanta acqua al mulino laziale.

Nicolò Casale 6 – Visto che non ha molto da fare in difesa, si spinge spesso in avanti, con risultati non sempre convincenti. Ha voglia d’impressionare Tudor, che lo conosce bene.

Adam Marusic 6,5 – I cross migliori per il Taty nel primo tempo arrivano dalla sua fascia. Nella ripresa trova il modo di proporsi in avanti e alla fine ha ragione lui. Un gol pesantissimo che potrebbe far la differenza nella stagione della Lazio.

Daichi Kamada 6 – Nervoso, un po’ falloso, vorrebbe tornare protagonista. Grave non aver segnato sullo svarione di Szczesny, meglio sugli uno-due. Cresce in fiducia nella ripresa. Dall’80’ Mateo Guendouzi 6,5 - Non fa chissà quali miracoli ma fornisce un assist d'oro che Marusic trasforma in un gol pesantissimo. A questi livelli i dettagli contano.

Zaccagni Lazio Juventus

Danilo Cataldi 6 – Attento sulla tre quarti, dove ha a che fare con gente poco raccomandabile. Vince il confronto sia su Chiesa che su Kean. - Dall’80’ Matias Vecino s.v.

Felipe Anderson 6 – Poco a suo agio dietro a Castellanos, si allarga spesso e volentieri. Comunque efficace in avanti, anche se meno esplosivo che in altre partite.

Pedro Rodriguez 6,5 – La vivacità e la tecnica non gli mancano mai, molto aggressivo nel pressing. Ad inizio ripresa sembra a corto di fiato e Tudor lo richiama in partita. Dal 56’ Gustav Isaksen 6 – L’avanti danese conferma quanto di buono fatto vedere nelle ultime settimane. Dinamico, tenace, fisico quanto basta.

Mattia Zaccagni 6 – Svaria parecchio sulla fascia, meno incisivo che in altre occasioni, soffre un po’ la vicinanza di Pedro. Meglio nel secondo tempo. Dall’83’ Luis Alberto 6 - Fa di tutto per sbloccare la partita ma ha davvero troppo poco tempo per incidere.

Valentin Castellanos 6 – Doversela vedere con i centrali bianconeri non è semplice per nessuno ma è sempre pericoloso, anche se un po’ impreciso davanti alla porta. Dal 56’ Ciro Immobile 6 – Spesso costretto ad arretrare visto che in avanti c’è poco spazio ma comunque aiuta i compagni in attacco. Con la Juve chiusa in difesa, ha poche vere occasioni.

Tudor Lazio Juventus

Igor Tudor 6 – Lazio gagliarda, dinamica, che pressa bene, pur senza riuscire a creare chissà quante occasioni da gol. Dominare nel possesso una rivale diretta per l’Europa non è cosa da tutti. Peccato che il tanto gioco produca davvero poche occasioni da gol. Forse avrebbe potuto anticipare i cambi, alla fine sorride grazie al gol di Marusic.

JUVENTUS (4-3-3)

Wojciech Szczesny 5,5 – Meno solido rispetto alle ultime uscite: la leggerezza su Pedro poteva costargli carissima.

Danilo 6 – Senza la sua autorevolezza la Juventus avrebbe parecchi punti in meno. Fondamentale.

Gleison Bremer 6 – Preciso come sempre in difesa, molto meno in avanti e in fase d’impostazione.

Daniele Rugani 6 – Pochi errori, pochi spunti degni di nota: partita mediocre ma, tutto sommato, buona per una sufficienza un po’ risicata.

Mattia De Sciglio 5,5 – Partita a due facce: benino in difesa, molto meno in impostazione. Soffre un po’ il confronto con la mediana laziale. Dal 45’ Samuel Iling-Junior 6 – Impatto importante con la partita, specialmente negli uno-due. Nel finale si spegne come il resto della Juventus.

Fabio Miretti 5,5 – In un reparto in crisi si concede qualche leziosismo di troppo: poco concreto, il confronto con McKennie è un po’ impietoso. Dal 45’ Weston McKennie 6 – Le fatiche con la nazionale Usa chiedono il conto ma il suo lo fa sempre.

Manuel Locatelli 5,5 – Nessun passo avanti rispetto al poco fatto vedere con la maglia della Nazionale. Periodo complicato per l’ex milanista.

Rabiot Lazio Juventus

Adrien Rabiot 5,5 – Non è al meglio e si vede: a centrocampo non è così dominante come al solito. Partita stranamente anonima.

Andrea Cambiaso 6 – Sulla sua fascia soffre parecchio nel primo tempo, dove partecipa poco al gioco. Più dinamico nella ripresa, dove collabora bene con Iling-Junior. Dal 62’ Timothy Weah 5,5 – Conferma di non vivere un periodo felice della stagione. Poco efficace sulla fascia, qualche fallo di troppo.

Moise Kean 6 – Prova a liberarsi ma non è servito dai compagni, meglio quando arretra a centrocampo per dare una mano ai compagni, usando il fisico. Dal 79’ – Nikola Sekulov 5 - Debutto da incubo per il giovane della Next Gen, che concede un po' troppo spazio a Marusic sul gol. Avrà tempo di rifarsi, considerato che se l'era cavata discretamente fino a quel momento.

Federico Chiesa 6 – Quando si accende fa sempre la differenza ma non succede molto frequentemente. Ha pochi palloni giocabili ma è spesso il più pericoloso all’Olimpico. Dal 67’ Kenan Yildiz 5,5 – Sfiora quasi il senza voto, considerato che ha combinato poco o niente. Rischia il pasticcio su un retropassaggio azzardato.

Allegri Lazio Juventus

Massimiliano Allegri 4 – Inutile gridare contro il cielo: la Juve di Acciughina è questa qui: abbottonata, timida, a corto di idee. L’esperimento del 4-3-3 non sembra aver funzionato mentre l’inserimento di Iling-Junior e McKennie rianima i bianconeri per qualche minuto. Una Juventus troppo rinunciataria che viene punita nel recupero dal gol di Marusic. Giusto così.

Arbitro: Andrea Colombo 6 – Nessun grosso errore, partita gestita bene, nonostante non abbia avuto episodi particolarmente complicati.

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