L'uomo in meno

"Non dobbiamo buttarci giù". Ma Allegri è l'uomo in meno della Juve

La Juventus ha perso contro il Napoli dopo 8 vittorie consecutive in cui però non aveva quasi mai brillato e convinto. Allegri è il primo responsabile della mancanza di identità della sua squadra

"Non dobbiamo buttarci giù". Ma Allegri è l'uomo in meno della Juve

Il roboante 5-1 del Napoli sulla Juventus ha confermato come solo la squadra di Luciano Spalletti possa perdere questo scudetto. Gli azzurri hanno letteralmente annientato la Vecchia Signora infliggendo una lezione di calcio e una batosta a quella che era ed è la migliore difesa della Serie A. Troppo bello il Napoli, troppo brutta la Juventus con Massimiliano Allegri, primo responsabile della sconfitta, che ai microfoni di Dazn non ha cercato alibi: : "Loro hanno fatto una bella partita, noi eravamo un po' scarichi di energie. Abbiamo preso il 2-0 nel nostro miglior momento. Il calcio è anche questo, spesso c'è almeno una partita all'anno così. Ora dobbiamo rimetterci in piedi e recuperare, perché il campionato è ancora lungo".

Massimiliano Allegri è poi entrato nello specifico spiegando come la sua squadra sia stata in costante difficoltà contro un Napoli consapevole della sua forza e in forma: "Sembrava che potessimo prendere gol in ogni momento. È stata una sconfitta meritata, anche se abbiamo preso gol su situazioni facilmente leggibili. Quando fai certi errori in queste partite è difficile non prendere gol". La Juventus, nonostante venisse da otto vittorie consecutive in campionato, non ha però ancora trovato la sua identità nonostante una rosa importante, per questa ragione è Allegri l'uomo in meno della giornata.

Il tecnico toscano della Juventus ha però provato a vedere il bicchiere mezzo pieno visto che mancano ancora 20 partite di campionato con i bianconeri fuori dall'Europa e dunque concentrato su un unico obiettivo, scalare la classifica di Serie A: "Non dobbiamo buttarci giù, perché venivamo da 8 vittorie consecutive e dobbiamo riprendere quel cammino. Sono serate che capitano, è capitata contro la prima della classe, che merita la classifica che ha. Come in tutte le situazioni negative bisogna cercare di trovare gli aspetti positivi. È una sconfitta che va presa e messa lì".

La Juventus è andata per quasi tutta la partita alle metà della velocità del Napoli e questo nel calcio moderno è una componente fondamentale. Le vittorie di misura e nel finale contro Cremonese e Udinese aveva illuso che si potesse fare risultato contro la prima della classe e invece così non è stato con Allegri che ha spiegato tutti i problemi della sua squadra: "Ci abbassavamo troppo, le prime cose buone le abbiamo fatto quando uscivamo più alti con Chiesa a sinistra. Mi viene da sorridere però, perché è stata una serata in cui tutte le palle rimanevano lì e andavano sempre a loro. Questo comunque non è un caso, eravamo scarichi di energie".

Quella contro il Napoli è stata poi ufficialmente l'ultima partita da presidente della Juventus di Andrea Agnelli, con Allegri che ha voluto spegnere parole d'elogio per l'ex numero uno"Dispiace per lui, ho passato anni meravigliosi e ha fatto un ciclo irripetibile, ora però dobbiamo guardare avanti e pensare ai prossimi obiettivi".

Nel prossimo turno di campionato la Juventus affronterà in casa l'Atalanta di Gian Piero Gasperini nell'ultimo turno del girone d'andata. I bianconeri vengono da una sconfitta netta per 5-1, mentre i nearzzurri vengono da un gigantesco 8-2 contro la Salernitana. Servirà una pronta riscossa visto che Lazio e Roma nelle retrovie non mollano e così anche la stessa Dea oltre alle due milanesi che insieme ai bianconeri sognano di poter riaprire la lotta scudetto, Napoli permettendo.

Allegri dovrà metterci del suo perché arrivati al giro di boa della stagione la sua squadra è fuori dall'Europa e a meno dieci dalla capolista: un'eventualità che non era stata prevista in casa bianconera.

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